Aggredirono a calci e pugni un poliziotto, arrestato il secondo responsabile

Ha finalmente un nome ed un volto il secondo responsabile della vile aggressione contro un poliziotto, avvenuta la scorsa domenica mattina lungo la via Manzoni. Alessandro Cutè, 20 anni, messinese, incensurato, è accusato di rapina impropria e lesioni e, da stamani, si trova agli arresti domiciliari. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare è stato il GIP Maria Luisa Arena, su richiesta del Pm Annalisa Arena. Per gli altri due aggressori, è ancora caccia aperta.

I FATTI. Erano circa le 7 di domenica mattina quando Cutè, Letterio Ferrara (subito bloccato) ed altri due ragazzi, hanno tamponato, insultato e preso a calci e pugni l’agente che stava per recarsi in Questura ed iniziare il proprio servizio. Il tutto era iniziato lungo il Viale Giostra dove i quattro giovani, nello sfrecciare a tutta velocità con la propria macchina, avevano rischiato di investire l’agente, anche lui in auto. Quando il poliziotto aveva cercato di invitarli a rallentare e rispettare la segnaletica stradale, nei quattro amici era scattata la molla. Prima lo avevano tamponato violentemente lungo la via Manzoni e, poi dopo esser scesi, lo avevano raggiunto cominciando a riempirlo di calci e pugni e lasciandolo a terra con ferite al volto ed al costato. Non gli avevano neanche dato il tempo di chiamare la Sala Operativa perché, non appena si era qualificato come agente, gli avevano strappato via il cellulare dall’orecchio. Ed avrebbero anche continuato se alcuni cittadini, accortisi di quanto stava accadendo, non fossero sopraggiunti. I quattro ragazzi erano così risaliti a bordo della macchina scappando verso la via Garibaldi. Fuga breve poiché poco dopo avevano perso il controllo e l’auto si era cappottata. Nonostante le ferite, tre di loro, tra cui anche Cutè, erano riusciti a dileguarsi nel nulla facendo perdere ogni traccia. Il giovane Letterio Ferrara, invece, era stato velocemente individuato in via Martino mentre cercava di nascondersi tra le auto in sosta.