Caro diario, per legittima difesa metterò un vaso di gardenie nel balcone

Caro diario in questi giorni c’è un gran fermento nel mio quartiere. Dopo che la Camera ha approvato le modifiche alla legge sulla legittima difesa nel mio condominio è stata convocata un’assemblea straordinaria con un solo punto all’ordine del giorno: l’organizzazione del fortino, la “linea Maginot dell’isolato 48” e la costituzione di un fondo per l’acquisto a rate di cannoni da balcone.

Lì per lì sono rimasta sorpresa, l’ultima convocazione era stata per aggiustare i citofoni invece adesso c’è chi vuol fare i turni in garritta con tanto di piantone scelto tra gli insonni. Con le vicine di casa abbiamo organizzato una riunione preparatoria all’assemblea straordinaria, un po' come si faceva con l’Avon o la Tupperware con la differenza che invece di cercare nel catalogo rossetti o contenitori per congelare gli spinaci abbiamo dato un’occhiata su Amazon alla voce “pistole a piombini”. Ci siamo anche poste il problema di dove mettere l’arma visto che né la camicia da notte, né il pigiamone hanno le tasche ed infilare un Kalasnikov nelle pantofole è un po' scomodo.

Quando ho letto l’ordine del giorno dell’assemblea condominiale mi sono spaventata e ho detto a mio marito: “Ci ha invaso l’Isis?” e lui: “No, è la nuova legge, se passa anche al Senato dobbiamo farci trovare pronti”.

In realtà io sono una fifona, a Capodanno non metto il naso fuori, sono come i cagnolini che devi chiuderli in bagno perché hanno paura dei botti ma la mia vicina, ha detto: “Guardati il film Arancia Meccanica e vedrai che poi ti compri un fucile a canne mozze e lo metti sul comodino”.

Fu così che invece del verbale della seduta precedente all’assemblea ci è stato distribuito il Manuale del legittimo difensore dai ladri notturni scritto in base alle modifiche apportate alla Camera agli articoli del codice penale sulla legittima difesa.

Il manuale l’ho studiato ma chiederò al capo condomino di darmi ulteriori spiegazioni.

Stando alla norma è legittima difesa uccidere i ladri solo di notte ed a particolari condizioni: “un'aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione in casa, in negozio o in ufficio con violenza alle persone e alle cose ovvero con minaccia o con inganno”. Sarà legittima difesa anche “in situazioni che comportino un pericolo attuale per la vita, per l'integrità fisica o per la libertà personale e sessuale”. La reazione dovrà comunque essere proporzionata. Infine, da parte dell’aggressore non deve esserci desistenza (non deve cioè aver desistito nell’iniziale intento).

Non ho ancora capito perché l’aggressore notturno viene considerato dalla legge più pericoloso di quello diurno. Perché i rapinatori che fanno irruzione nei bar, nei negozi, le finte assistenti sociali che derubano gli anziani e le Donne Sarine di giorno vengono considerati meno pericolosi dei colleghi notturni? Che significa tempo di notte? E quando scatta? Sul far della sera, quando tramonta il sole, che dobbiamo fare? Azzoppiamo il ladro e lo lasciamo agonizzare fino a mezzanotte per dargli il colpo di grazia? Come dobbiamo andare a dormire? Con la mazza da baseball sotto il cuscino dall’una alle tre per poi riporla nell’armadio? E se l’alba arriva prima o abbiamo l’orologio avanti? E quando c’è l’ora legale abbiamo un’ora in più per sparare? Vorrei qualcuno mi spiegasse meglio la questione del pericolo attuale. Se il tizio entra, mi deruba, mi picchia, mi uccide il canarino ma sta per andarsene e io gli lancio una palla da rugby commetto un reato perché il pericolo non era più attuale? Come la mettiamo con la desistenza? Che faccio, gli grido dietro: scusa ladro, desisti o insisti? La padella è considerata arma proporzionata al grimaldello?

Stando a queste nuove norme la vittima al momento dell’irruzione dovrebbe fare un interrogatorio all’aggressore, accertarsi delle sue reali intenzioni (ammesso che costui non menta….”sono qui per darle la buonanotte”), accertarsi che le sue reali intenzioni persistano e non desistano, guardare l’orologio per capire se rientra nella fascia oraria della legittima difesa, capire quale arma userà in modo da trovarne una adeguata in proporzione per difendersi, andare a trovare un’arma di difesa, accertarsi che nel frattempo il pericolo sia ancora attuale e che si sia particolarmente turbati dall’aggressione, quindi provare a difendersi. Nel frattempo si è fatto giorno e in base alla norma non si può più sparare per legittima difesa(non sappiamo però se l’ essere ancora in pigiama possa essere considerata un’attenuante).

Questo pasticcio normativo lascia adito anche ad interpretazioni sui generis.

Ad esempio il marito che torna la sera dopo una lunga riunione al lavoro e trova un nerboruto palestrato nell’armadio… può ucciderlo e dire che l’aveva scambiato per un malfattore? Vale anche per il vicino di casa juventino che esulta facendo traballare le pareti e causando gravi turbamenti al signore milanista del piano di sotto? Si inizia che puoi sparare solo di notte, in pigiama, solo al cattivo e finisce che spari a tutto quello che ti sta antipatico. Lo sceriffo e il pistolero che albergano in ognuno di noi potrebbero causare stragi. Alzando l’asticella si finisce con sparare contro chiunque bussi alla nostra porta, finti assistenti sociali, gente che ti chiede soldi con le più disparate motivazioni, il postino che ti consegna la multa, il vicino .

La mia amica comunista è arrabbiata con Renzi, dice che ha appoggiato questa legge perché vuol catturare i voti della destra (o meglio, quei voti della destra che ancora gli mancavano) e che così facendo perderà i voti della sinistra. Non sono così tanto convinta che perderà voti, perché in ognuno di noi c’è un pistolero che non vede l’ora di indossare di nuovo il vestito di Zorro che metteva a Carnevale da bambino.

Adesso i deputati dicono, “per fortuna c’è il Senato così correggiamo la legge”.

Ma come, per un anno intero maggioranza e governo avete detto che il Senato era inutile, costoso, obsoleto, e adesso dite “per fortuna che c’è così risolve le cavolate che abbiamo fatto?”

Tenere un’arma in casa è una china pericolosa non per il ladro ma per chi vive in quella casa, per i vicini, per la famiglia, per i bambini, perché il confine tra la razionalità e la follia è sottile, perché non è armando casalinghe e pensionati che risolvi il problema della sicurezza. Perché non con la violenza si risponde a violenza. In America la libera vendita di armi causa stragi, non le ha fermate.

Caro diario, all’assemblea di condominio andrò con un fiore. Nel mio balcone preferisco un vaso di gerani ad una mitragliatrice.

Donna Sarina.