Caro diario, comprerò gli occhiali dei Teletubbies, così vedrò Messina come la vede la giunta Accorinti

Caro diario ti scrivo dalla casa dei miei genitori a Saponara Marittima per annunciarti che ho rinviato il mio rientro a Messina a data da destinarsi. Ogni giorno che passa guardo il calendario con le lacrime agli occhi e non certo per la nostalgia.

Tornare a Messina, soprattutto in questi giorni, sarebbe come un viaggio nei secoli passati quando l’energia elettrica non illuminava le vie, gli animali selvatici minacciavano la popolazione, la civiltà avanzava a colpi di machete nella selva rigogliosa e per comunicare si usavano i piccioni viaggiatori. E’ un viaggio in un’altra dimensione, storica e spirituale.

Già l’ingresso in autostrada, è un trauma. Dovrebbero mettere un cartello ai caselli di Rometta-Villafranca con la scritta “Perdete ogni speranza o voi che entrate, giacchè sapete a che ora entrate ma non saprete mai a che ora e in che giorno uscirete”. Appena intravedo la galleria del Telegrafo ho il timore d’incontrare “Caron Dimonio dagli occhi di bragia” che mi accompagna alle porte dell’inferno. Con questa città abbiamo tutti un rapporto sado-maso ed infatti ci divertiremo tanto da settembre agli anni a venire (e saranno tanti) con la chiusura dello svincolo del Boccetta.

Pensa se tornassi a casa oggi. L’Amam ha annunciato l’ennesima interruzione dell’erogazione. Noi del Quartiere Lombardo già raccogliamo le lacrime nelle bacinelle perché sappiamo che sarà l’unica acqua che vedremo per una settimana. Stando alle dichiarazioni dei vertici dell’Amam la sospensione dovrebbe durare 2 giorni e si sono affidati al metereologo per sapere se pioverà. In quel caso il disagio non sappiamo quanto potrà durare. Ti sembra rassicurante avere amministratori che scrutano il cielo come gli indiani prima di fare un lavoro? Ormai nel calendario di casa mia oltre alle date rosse (bollette, scadenze) ci sono i punti interrogativi in vista dei giorni “a secco”. Non sappiamo esattamente né perché accadrà né quando. Ma accadrà.

La scorsa settimana ho fatto un mmunnizza summer tour con Mario Biancuzzo tra Ortoliuzzo-San Saba-Rodia-Spartà. E’ stato istruttivo perché ho scoperto che è cambiato il panorama ed al posto di alberi e piante ci sono montagne d’immondizia. Biancuzzo ha annotato tutto sul taccuino: “Ore 7.40 del 19 agosto, la signora Pina è inciampata in tre sacchi di spazzatura contenenti i resti di 2 pizze e 7 lattine di Birra e si è rotta una caviglia. Ricoverata al Papardo se l’è cavata con 15 giorni di prognosi, e una fasciatura. Ore 7.52 del 21 agosto la famiglia La Fauci ha abbandonato di corsa l’abitazione estiva di San Saba a causa del fetore. Ore 15 del 16 agosto il piccolo Ciccio ha fotografato un ratto di 12 chili passeggiare nella piazza del paese. Ore 20.00 del 23 agosto, una folla festante accoglie il camion di Messinambiente. L’evento è stato sponsorizzato da Caronte-Tourist con botti fino al mattino. Poco prima dell’alba è arrivato il comunicato di Ivana Risitano che ha definito la sponsorizzazione indigeribile, ma gli è stato fatto notare che i residenti della zona in due mesi hanno digerito tutte le promesse disattese dell’amministrazione quindi i fuochi d’artificio sponsorizzati dai Franza per loro erano come la citrosodina granulare.

Come dice Daniela Faranda, l’ amministrazione è talmente ambientalista da aver moltiplicato la flora e la fauna. Ovunque è un fiorire di ogni specie arborea refrattaria a qualsiasi intervento umano, tra non molto, invece dell’agronomo chiameranno Tarzan. Oltre all’area per cani a Villa Dante si sta valutando l’ipotesi di istituire quella per cinghiali da condominio. Ricordo a marzo quando l’assessore Pino annunciò che avrebbe affidato entro l’estate la piscina di Villa Dante alla Federazione nuoto che ne aveva fatto richiesta. Ricordo a giugno l’assessore Ialacqua annunciare gli interventi per il decoro della Villa da fare in poche settimane. Caro diario, se tornassi stamattina troverei la piscina che è ancora uno stagno putrido ma che ben si armonizza con lo scenario amazzonico. Mentre l'emergenza rifiuti diventa un'abitudine la Tari è alle stelle ma non arriva ai cittadini a causa dei disservizi postali. Nonostante ciò gli uffici del Dipartimento hanno chiuso per ferie dall'8 al 19 agosto…..

Sono a pochi chilometri da Messina, eppure sembra un altro pianeta. A Villafranca, Rometta, Saponara, non hanno annunciato la differenziata ogni anno, non hanno fatto marciare strombazzando i mezzi nuovi di Messinambiente, non hanno fatto conferenze stampa di giubilo. Qui la differenziata l’hanno fatta. Punto.Villafranca, Rometta, Saponara sembrano un altro pianeta eppure pochi chilometri li separano da Messina, quel viadotto Ritiro che sembra il confine tra il passato e il presente, tra l’amministrare e il fare filosofia.

A Messina quest’estate siamo persino riusciti a “vagare come ciechi sul far della sera”, tra non molto ci toccherà camminare per strada con le candele. Al posto dei pali della pubblica illuminazione torneranno le lanterne. E in fondo ben si addice scrivere lettere a lume di candela per poi spedirle con messaggeri o con piccioni viaggiatori. E’ un vivere romantico ma al di fuori della storia e del decoro.

Ho deciso prima di rientrare di acquistare un paio di occhiali magici, quelli che usa la giunta Accorinti. Li indossi e finisci nella città dei Teletubbies. Indossava questi occhiali Accorinti quando è andato a Cinquefrondi nei giorni scorsi per parlare di massimi sistemi. E’ grazie a questi occhiali che non è mai inciampato come la signora Pina, non ha visto la famiglia La Fauci scappare da San Saba per la puzza, non ha mai visto una delle nostre spiagge-immondezzaio, non si è accorto delle strade al buio, delle buche, di un’immagine degradata, sciatta.

E’ bello il mondo in cui vive Accorinti insieme ai suoi assessori. Vorrei viverci anche io. Alla fine di ogni seduta di giunta hanno un libro “Chi ha la colpa”, un best seller firmato dal sindaco con un elenco in ordine alfabetico. Di fronte ad ogni problema aprono il libro per trovare a chi attribuire la responsabilità. Si va dalla A di Ardizzone e Amata,alla B di Buzzanca, alla C di Capone, certa stampa e cittadini incivili, alla D di D’Alia e dirigenti, la e di Eller (da usare a giorni alterni), la F di fato.

Sto cercando il negozio dove acquistare questi occhiali caro diario. Non li cerco a Messina perché lì le saracinesche si abbassano nel silenzio di tutti. Ma appena li trovo giuro che torno.

Rosaria Brancato