Alla foce del torrente Zafferia demolita una baraccopoli di romeni

E’ trascorso appena un mese dall’intervento eseguito dagli uomini del Nucleo Decoro della Polizia Muncipale, coordinati da Biagio Santagati e della Capitaneria di Porto, guidati dal comandate Tommaso Baluci, per smantellare una baraccopoli alla foce del torrente Zafferia, ma proprio nei dintorni della stessa zona si è riproposto lo stesso disagio. E dopo l’allarme del presidente del II quartiere Giovanni Di Blasi, allertato a sua volta dalle numerose segnalazioni dei cittadini che hanno denunciato la presenza di nomadi nell’area adiacente la via Comunale di Zafferia (circa 100 metri a monte dal bivio della ex SS 114), ecco la nuova operazione. Ieri sono tornati sul posto Santagati e il nucleo Decoro, stavolta con le ruspe di Messinambiente. Ed hanno abbattuto tutto, una vera e propria baraccopoli messa in piedi da tredici romeni (tutti adulti), con pericoloso eternit ovunque, persino “sbriciolato” per scovare rame e ferro da rivendere sul mercato nero.

L’area in questione è stata più volte occupata da extracomunitari negli ultimi mesi ed altrettante volte sgomberata. «Lo spazio – ha spiegato Di Blasi – si trova proprio sotto numerosi complessi edilizi della parte bassa di Zafferia e proprio dai residenti sono stati segnalati una serie di disagi e gravi problematiche all’interno ed all’esterno dell’area stessa, che era completamente occupata dai nomadi: condizioni igieniche assai precarie dovute al fatto che questi soggetti facevano i propri bisogni all’aria aperta e proprio sotto le suddette abitazioni, degrado completo, grandi quantità di rifiuti, la presenza di un furgone, ogni notte nel letto del torrente Zafferia e disagio e pericolo per coloro che percorrono la via Comunale di Zafferia, in particolare nelle ore serali». (e.d.p.)