Faranda: “Basta con lo scaricabarile, per i bilanci servono gli ispettori”

Ieri l’assessore al Bilancio Enzo Cuzzola ha rotto il silenzio sulla situazione finanziaria di Palazzo Zanca dopo mesi di attese dei bilanci e polemiche sui ritardi e gli errori. In una lunga nota ha fotografato il momento attuale e non ha risparmiato attacchi a chi lo ha preceduto e alla macchina dirigenziale di Palazzo Zanca. Parole che non hanno lasciato indifferente la consigliera comunale Daniela Faranda.

«Resto basita nel leggere le dichiarazioni dell’assessore Cuzzola in merito alla condizione finanziaria del nostro ente. A parte la complessità della nota, troppo tecnica per essere altrettanto chiara, puntare il dito contro chi lo ha preceduto non è certo un modo per diradare dubbi e perplessità nei messinesi; peraltro, non si capisce perché ci sia voluto tanto tempo per questo “innesto di Managerialità” per “…una complessiva riorganizzazione dell’Ufficio”. Al di là del rispetto e della solidarietà per l’uomo, costretto a stare lontano dal Comune per ragioni indipendenti dalla sua volontà, non posso non constatare una costante e ripetitiva abitudine allo scarica barile, con atteggiamento ambiguo in perfetta coerenza con la linea di questa amministrazione, al fine di addossare responsabilità sempre ad altri. Non aver contezza della situazione economica del nostro comune è un dramma per lo stato di degrado in cui versa la nostra città e il mutismo del sindaco è per l'ennesima volta imbarazzante. Messina è, da tempo, una città alla deriva e lo dico da messinese libera, non certo da politica con preconcetti tipici degli antagonisti.

Abbiamo letteralmente supplicato, in questi anni, Signorino prima, Eller Vainicher dopo e Cuzzola adesso, di dare la reale rappresentazione dello stato del Comune, senza mai ottenere quella verità dovuta, soprattutto dalla amministrazione Accorinti paladina della trasparenza!

A questo punto vi è un’unica strada percorribile: l’invio di ispettori che, nel loro ruolo di tecnici super partes, dipanino una matassa che, di assessore in assessore, sembra sempre più difficile sbrogliare. La richiesta, già avanzata nei mesi scorsi dall’onorevole Nino Germaná, torna di estrema attualità e adesso più che mai è necessario che l’assessorato dia seguito a questo appello che faccio a nome mio e, sono certa, di molti miei colleghi e tanti, tanti messinesi. Qualcuno ci dica di che morte stiamo morendo, al di là degli slogan inverosimili di chi chi ripete da anni che siamo in una botte di ferro e che, come affermato da Cuzzola, ce la faremo».