Bocciatura MessinaServizi. Articolo Uno:”Si pensi prima al bene della città”

Il futuro della gestione dei rifiuti a Messina è tutt'altro che roseo. Ci si è appena lasciati alle spalle la bocciatura della delibera di consiglio comunale che avrebbe dovuto costituire definitivamente la nuova società MessinaServizi Bene Comune e, all'orizzonte, si profila una nuova emergenza rifiuti nel bel mezzo dell'estate, oltre che una grave vertenza occupazionale, visto che la bocciatura della neonata società potrebbe comportare la paralisi di un intero settore, senza chiare prospettive per il futuro dei lavoratori oggi impiegati nella Messinambiente.

In tutto questo, sembra essere arrivato il momento di fare le prime riflessioni, i primi commenti e di porsi le prime domande. È il caso del coordinatore provinciale di Articolo Uno – Movimento Democratico Progressista, Domenico Siracusano, che invita consiglio e giunta a recuperare il senso di responsabilità e a pensare, prima di ogni cosa, al bene della città e dei suoi cittadini, superando ogni contrapposizione di parte.

"Il Consiglio Comunale, dopo avere ratificato il Piano Aro – dichiara Siracusano in una nota – scelto la gestione “in house”, costituito la società pubblica di servizi, ha deciso, nei fatti, di interrompere, con un atteggiamento a dir poco “schizofrenico”, un percorso avviato dallo stesso consiglio del quale non si comprendono sino in fondo le ragioni sia amministrative che politiche. Ferma restando l'assoluta autonomia del consiglio comunale di assumere le proprie decisioni: cosa significa avere approvato la costituzione di una società e poi non affidarle i servizi? Cosa è cambiato dall'approvazione della “Messina Servizi Bene Comune”, con la mozione di sfiducia pendente sul Sindaco, ad oggi?".

"In una situazione delicatissima, con Messinambiente in una condizione di pre-fallimento – conclude Siracusano – e la proroga dei servizi in scadenza il 30 giugno prossimo, ci si sarebbe aspettata maggiore saggezza, da parte di tutti i soggetti in campo, evitando di finire in un vicolo cieco. Articolo Uno auspica che attraverso il dialogo tra l'amministrazione e le forze politiche presenti in consiglio comunale, il pieno coinvolgimento del sindacato, e dei soggetti istituzionali preposti, su tutti il Prefetto di Messina, si possa individuare una strada che eviti alla città di finire sommersa dai rifiuti e allo stesso tempo la salvaguardia dei livelli occupazionali".