Cateno De Luca occupa simbolicamente il Tribunale di Agrigento

Lo aveva annunciato e lo ha fatto: Cateno De Luca, candidato alla Presidenza della Regione per “Rivoluzione siciliana”, oggi pomeriggio ha occupato simbolicamente il Tribunale di Agrigento per protestare contro l’esclusione della sua lista dalla circoscrizione. Secondo l’ex deputato regionale “La ricusazione da parte del Tribunale della lista provinciale di Rivoluzione Siciliana è stata disposta per delle assurde anomalie riscontrate solo ad Agrigento. I nostri legali, nel ricorso già depositato ieri all’Ufficio Circoscrizionale Regionale hanno motivato l’infondatezza dei motivi della ricusazione, in quanto superati dalla giurisprudenza”.

Già ieri il leader di Sicilia Vera aveva inviato una nota alle sezioni centrali circoscrizionali di Agrigento, Caltanissetta e Palermo, nonché alla sezione centrale presso la Corte d’Appello e al Ministro dell’Interno lamentando l’esclusione della lista dalla competizione regionale.

“ La mancata esplicitazione della qualifica del funzionario che ha autenticato le firme dei sottoscrittori è un cavillo – sottolinea De Luca-– riscontrato solo ad Agrigento, pertanto sono fiducioso sulla pronuncia positiva dell’Ufficio Centrale di Palermo, che deve essere fatta entro domani mattina”.

Se anche l’Ufficio Centraledovesse pronunciarsi in senso contrario “Rivoluzione siciliana” si rivolgerà al Tar di Palermo depositando il relativo ricorso entro tre giorni a partire da domani, così come previsto dalla procedura elettorale.

“ Troppe anomalie si sono registrate nella “Repubblica di Agrigento”-ironizza il deputato messinese- dove addirittura viene esclusa la lista Il popolo de I Forconi in quanto Linda Cottone, è stata RITENUTA NON CANDIDABILE, mentre la stessa persona è stata ritenuta candidabile nelle province di Caltanissetta e di Palermo”.

A fine protesta Cateno De Luca ha tenuto una conferenza stampa per spiegare il perché della simbolica occupazione del Palazzo di giustizia da parte sua e dei componenti della lista provinciale rimasta fuori dalla competizione.

“ Noi riteniamo- conclude- che occorre garantire la massima partecipazione alla competizione elettorale quale segno di democrazia, partecipazione e libertà dei cittadini, senza creare disparità di trattamento”.

Rosaria Brancato