La Regione si sveglia e punta di nuovo a trasformare il Piemonte in Polo Materno Infantile

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F.St.

La Regione si sveglia e punta di nuovo a trasformare il Piemonte in Polo Materno Infantile

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mercoledì 09 Luglio 2014 - 16:00

L'Ospedale Piemonte è di nuovo a rischio chiusura. L'annuncio è stato dato dal nuovo manager dell'azienda Papardo-Piemonte Michele Vullo ai sindacati. La Regione vuole convertire la struttura in Polo Materno Infantile, un progetto di cui in realtà si parla da tempo.

Ospedale Piemonte e nuovo Polo Materno Infantile, si torna a discutere. Il dibattito si era riacceso pochi mesi fa, nell’ottobre scorso dalla Regione sembravano essere arrivate precise indicazioni sul futuro dello storico ospedale del centro città, nell’ambito della riorganizzazione dei punti nascita siciliani. Dopo numerosi incontri, vertici a Palazzo Zanca , contestazioni dei sindacati, prese di posizione del mondo politico, sul Piemonte ancora una volta è calato il silenzio. A portare novità adesso è il nuovo manager dell’azienda Papardo-Piemonte, Michele Vullo, che ha annunciato le intenzioni della Regione: chiusura dell’ospedale e conversione in Polo Materno Infantile. Il mandato è stato dato al manager direttamente dall’Assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino e le nuove direttive sono state comunicate da Vullo ai segretari di Cisl Fp e Uil Fpl durante la riunione con i sindacati convocata proprio per discutere dell’importante e delicatissimo argomento.

Cisl e Uil naturalmente non hanno intenzione di rimanere con le mani in mano e hanno immediatamente scritto al Sindaco Renato Accorinti per sollecitare un urgente intervento del primo cittadino. “Non sfugge a nessuno l’importanza strategica che riveste l’Ospedale Piemonte per i cittadini messinesi, che già nel recente passato attraverso una petizione popolare di oltre 15.000 firme e con imponenti manifestazioni di piazza hanno impedito la scellerata decisione di sopprimere un altro pezzo importante della sanità messinese” ricordano il segretario della Cisl Fp, Calogero Emanuele, e il segretario provinciale Area Medica, Placido De Luca, il segretario Uil Fpl, Pippo Calapai e il coordinatore provinciale Area Medica, Mario Salvatore Macrì.

I sindacati puntano il dito contro l’assessore regionale alla Salute e contestano le scelte già messe in atto, come la soppressione del Polo Radiodiagnostico di Alta Tecnologia, già allocato dopo ingenti somme spese, presso l’ex Ospedale R. Margherita, o la cancellazione del Polo Oncologico di Eccellenza previsto dall’ex Ministro Sirchia. Al Sindaco Accorinti, in quanto massima Autorità Sanitaria cittadina, chiedono di intervenire presso l’Assessorato Regionale alla Salute, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini a usufruire di un presidio ospedaliero di emergenza/urgenza ubicato nel cuore della città, individuato anche punto strategico della Protezione Civile. E a tal proposito ricordanol’importanza fondamentale dell’Ospedale Piemonte nella gestione di alcuni disastri dovuti a cause naturali quali le alluvioni di Giampilieri e Saponara, nonché la tragedia del mare ormai nota come “Segesta”.

Cisl e Uil dicono ancora una volta “giù le mani dall’ospedale Piemonte”. Il progetto della Regione sembra però già avviato. Nei mesi scorsi la stessa azienda Papardo- Piemonte aveva avallato questa ipotesi spiegando anche i motivi di opportunità di trasformare l’ospedale di centro città in un Polo Materno Infantile (vedi articolo correlato). A questo punto si attendono le prossime mosse. In primis quella del Sindaco Accorinti.

F.St.

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