Reazioni, commenti, polemiche: i servizi sociali scatenano il dibattito

Due giornate di fuoco, di scontri e tensione, alla fine l’obiettivo che aveva scatenato la lotta: nessuno stop per i servizi sociali messinesi e proroga per due mesi che non risolve il problema, ma che lo sposta solo un po’ più in la nel tempo. In questi giorni sarà pronta la delibera con cui la giunta intenderà indirizzare parte delle somme previste per i servizi obbligatori a copertura dei servizi sociali. E’ questa la soluzione individuata per evitare l’interruzione, soluzione che a Palazzo Zanca si stava già vagliando da giorni ma che è giunta dopo un accesissimo confronto tra i lavoratori in protesta, i consiglieri comunali e l’assessore Nino Mantineo, durante il quale era spuntata di nuovo l’ipotesi Tasi e i 2 milioni che il Consiglio ha deciso di destinare ad altri servizi. “La mancanza di una seria programmazione dei servizi ha comportato l’attuale stato di crisi in cui, a pochi giorni dalle scadenze, solo il clamore dei lavoratori della Cisl, della Cgil ed i richiami dei Consiglieri, hanno indotto il Vice Sindaco ad uscire all’ultimo minuto il coniglio dal cappello. Fra l’altro, se come dice l’Assessore Signorino “sono state trovate le risorse per le proroghe”, le stesse come mai si sono materializzate solo ora e non potevano essere recuperate dai residui o dal bilancio già dall’inizio del mese per evitare tutto il trambusto e le polemiche di questi giorni?”. A scrivere sono i capigruppo del Pd Paolo David, Giuseppe Santalco, Francesco Pagano e i presidenti delle commissioni Bilancio e Servizi Sociali, Nicola Cucinotta e Donatella Sindoni. I consiglieri spiegano che oggi i lavoratori finalmente hanno capito che il Consiglio non ha assolutamente alcuna responsabilità dal punto di vista dell’individuazione delle risorse per dei servizi che, essendo storici ed essenziali, dovevano essere già previsti in bilancio a prescindere dalla Tasi.che è stata introdotta solo a maggio di quest’anno. I Capigruppo di area Pd denunciano il pressapochismo con cui l’Assessore Mantineo ha sin qui gestito i Servizi Sociali, senza portare in Consiglio una minima programmazione, né una nuova e diversa formulazione della gestione degli stessi, e chiedono l’Amministrazione presenti al Consiglio una seria programmazione dei servizi al fine di poter dare tranquillità ai cittadini che ne usufruiscono ed ai lavoratori.

Una dura critica arriva da Cittadinanzattiva che mette la lente di ingrandimento proprio sul sistema delle proroghe, ormai divenute prassi a Palazzo Zanca. “I sindacati, gli amministratori, i Consiglieri Comunali, il Direttore Generale, il Dirigente del Dipartimento Sociale non sanno che le proroghe dei contratti sono vietate per legge? Le proroghe dei contratti di servizi possono essere, eccezionalmente consentite, "nei soli, limitati ed eccezionali, casi e per ragioni obiettivamente non dipendenti dall'Amministrazione", se accompagnate dalla pubblicazione dei bandi di gara. Bisogna fare quello che hanno fatto i Distretti socio sanitari nel resto d’Italia: consorziare tutti gli Organismi che, per legge, hanno finalità Socio-Sanitarie. I Servizi sociali vanno gestiti in forma associata. Perchè il Consiglio Comunale di Messina non ha destinato un euro della Tasi ai Servizi Sociali, come ha potuto definire i servizi sociali, tutti servizi a domanda individuale e, quindi, divisibili ?” questi gli interrogativi di Cittadinanzattiva.

Ancor più dura la posizione del terzo sindacato conferedale che in questi due giorni era rimasto silente e in disparte. I segretari della Uil Fpl Giuseppe Calapai e la responsabile del terzo settore Laura Strano non le mandano a dire: “A distanza di oltre un anno si vorrebbe persino far passare l’ennesima proroga dei servizi sociali quasi come un successone, mentre ciò che finora appare evidente è l’assenza di una seria programmazione dei servizi sociali, le lungaggini nell’espletamento delle gare, l’incertezza sulla copertura finanziaria di bandi già pubblicati oltre che l’assoluta inadeguatezza nel gestire correttamente le relazioni sindacali: basti pensare ai tavoli tecnici promessi e mai attivati . Sulle vergogne di Casa Serena stante la sordità degli interlocutori la Uil Fpl al fine di fare chiarezza ha inoltrato articolato esposto al Prefetto, alla Corte dei Conti, all’Assessorato e all’Ispettorato del lavoro. Per noi il tempo delle attese è terminato”

Proprio su Casa Serena resta alta l’attenzione. Sempre dal Pd è arrivata la proposta di Paolo David, sottoscritta dai colleghi Vaccarino, Zuccarello, Cantali, Cardile, Pagano e Santalco per risolvere il problema economico della struttura per la parte che riguarda le rette mensili che gli ospiti devono pagare. I pagamenti però a quanto pare non vengono effettuati con regolarità, tanto da creare difficoltà gestionali la casa di riposo di Montepiselli. Ecco dunque la proposta di David: canalizzare le pensioni degli anziani che soggiornano nella struttura per recuperare le somme dovute mensilmente.

Il dibattito dunque è ancora aperto. I riflettori su tutto il comparto servizi sociali restano inevitabilmente accesi. Le polemiche anche.