Alluvione Giampilieri: Buzzanca, condannato in 1°grado, ricorre in appello

Sarà la Corte di Appello di Messina a stabilire se confermare o meno la condanna in primo grado inflitta lo scorso aprile all’ex Sindaco Giuseppe Buzzanca per l’alluvione di Giampilieri. I difensori Marcello Scurria e Giorgio Perroni hanno difatti presentato appello per quanto aveva deciso il Tribunale lo scorso 27 aprile quando, dinnanzi ad un’aula d’Assise gremita di gente, era stato letto il verdetto: sei anni all’allora primo cittadino Buzzanca e sei anno all’allora Sindaco di Scaletta, Mario Briguglio.

Entrambi gli imputati erano stati condannati soltanto per l’accusa di omicidio colposo plurimo, mentre venivano assolti per disastro colposo. Né Buzzanca né Briguglio, infatti, erano stati ritenuti, almeno secondo il Tribunale, responsabili di aver provocato il disastro ambientale del territorio. Per i due ex primi cittadini, inoltre, era anche scattata l’interdizione dalle cariche pubbliche per tre anni.

I legali di Buzzanca hanno spiegato, nel lungo atto di appello (in allegato), le motivazioni per cui l’ex Sindaco non avrebbe dovuto ricevere sentenza di condanna, bensì assoluzione. Assoluzione che, lo scorso 27 aprile, è invece giunta per Salvatore Cocina, allora responsabile della Protezione Civile Regionale, e per tutti gli altri imputati: i dirigenti regionali, l'ex commissario del Comune di Messina Gaspare Sinatra, gli imprenditori che eseguirono i lavori dopo il 2007. L’alluvione di Giampilieri, che il 1 ottobre 2009 travolse i centri di Giampilieri, Scaletta e la costa jonica, è una ferita ancora aperta per la città di Messina. Il processo di appello andrà adesso a rievocare quei momenti e stabilire se l’ex primo cittadino abbia o meno avuto delle responsabilità penali. (Veronica Crocitti)