Svincolo Giostra, l’assessore Vecchio: “Saremo vigili”

“Noi siamo e resteremo vigili, ma l’importante è tranquillizzare i messinesi. Con la buona volontà di tutti, Regione, Anas, Cas, Genio Civile, Comune siamo riusciti a trovare una soluzione alla vicenda che è stata fin troppo enfatizzata”. Getta acqua sul fuoco l’assessore regionale alle infrastrutture Andrea Vecchio in merito alla vicenda svincoli di Giostra e rassicura che ogni aspetto è stato esaminato a fondo nel corso dell’incontro palermitano del 7 agosto e dei successivi verbali.

“A volte può capitare che un alito di vento possa essere travisato per l’inizio di un temporale-prosegue- ma così non è. Non posso valutare i tempi tecnici, ma è certo che in un paio di mesi la situazione sarà risolta definitivamente. Adesso l’Anas dovrà chiamare l’impresa per avviare i lavori sul viadotto e si procederà. Noi saremo vigili, ma non vi è alcun dubbio sulle capacità e la competenza dell’Anas”.

L’esponente della giunta regionale smorza i toni su una vicenda che ormai è diventata infinita e quando gli si chiede del notissimo “giunto” la cui posa è indispensabile per la conclusione dell’opera e se i lavori per l’adeguamento del viadotto saranno effettuati prima o durante la posa del collegamento è chiaro: “ le due cose avverranno contemporaneamente”.

Sui tempi tecnici nessuno può sbilanciarsi, intanto perché siamo a ridosso di Ferragosto e poi perché la materia è delicata e finora si sono registrati tanti di quegli intoppi che sarebbe davvero arduo azzardare oltre.

Resta il giallo delle due bozze di verbale sulla riunione del 7 agosto a Palermo tra i rappresentanti delle diverse parti coinvolte: l’assessore Vecchio, il Genio Civile, il Dipartimento d’ingegneria civile, il Cas, l’Anas, il Comune di Messina e l’impresa Ricciardello.

In entrambe le bozze si stabilivano due fasi d’intervento, scaturite dopo quanto emerso dalla relazione dell’ateneo che ha evidenziato i rischi causati dallo stato di ammaloramento del viadotto Ritiro, costruito più di 40 anni fa.

Nella prima fase dovranno essere realizzati gli interventi urgenti di miglioramento statico e sismico del viadotto per consentire che l’apertura al traffico dello svincolo avvenga in piena sicurezza. La seconda fase comprende i lavori di adeguamento sismico dell’opera autostradale.

Nella prima bozza di verbale trasmessa alle parti dopo l’incontro veniva citato l’ormai famoso “giunto di collegamento” tra svincolo e viadotto. Tra gli interventi inseriti nella prima fase risultavano il rinforzo delle pile del Ritiro, la messa in opera dei dispositivi di ritegno sismico e ovviamente la limitazione al traffico ad una sola corsia per consentire i lavori. Il Cas si sarebbe impegnato anche a bonificare le parti ammalorate delle travi del viadotto. Il Comune per effettuare questi interventi dovrà avvalersi dell’Anas anche per la progettazione ed i calcoli ed il rinforzo delle pile interessate al rischio sismico. Al Cas spetterà invece l’appalto dei lavori per l’adeguamento sismico del viadotto previsto nella seconda fase. La progettazione di questi interventi definitivi dovrà in ogni caso essere trasmessa alla Regione e i lavori saranno finanziati attingendo ai fondi destinati alle priorità sulle Autostrade siciliane gestite dal Cas.

Più sintetica la seconda bozza, nella quale gli interventi previsti per la prima fase, quella immediata, sono la bonifica delle parti ammalorate ed a rischio distacco del calcestruzzo delle travi, la messa in opera dei dispositivi di ritegno sismico e la limitazione al traffico ad una sola corsia per ogni carreggiata.

Ad esprimere perplessità sulla seconda bozza del protocollo è stato l’ingegnere Sciacca del Genio Civile, che non ha mai nascosto i suoi dubbi sull’argomento.

In realtà, in entrambe le versioni, non si comprende bene se la posa del giunto sia contestuale o successiva al completamento degli interventi della prima fase , ma è lo stesso assessore Vecchio a spiegarlo: “sarà contemporanea”.

Da un lato quindi saranno avviati i lavori di adeguamento e messa in sicurezza del viadotto e dall’altro si procederà contemporaneamente con il collegamento in modo che l’apertura al traffico del nuovo svincolo avvenga in totale sicurezza.

Quanto al nodo dei tempi è ancora presto per dirlo, perché la palla passa in ogni caso all’Anas che dovrà chiedere all’impresa Ricciardello di avviare la prima fase d’interventi urgenti e sarà necessario anche procedere con la progettazione.

Intanto la carreggiata in direzione Palermo è stata ristretta ad una sola corsia, fatto questo che in questi giorni sta creando disagi agli automobilisti diretti nelle zone delle vacanze, ma si è reso necessario anche in conseguenza di quanto emerso dagli studi dell’ateneo e dall’incontro di Palermo.

Dopo Ferragosto la tempistica sarà più chiara, anche alla luce di un protocollo d’intesa che deve trovare tutti d’accordo, sempre che il giallo delle due bozze non divenga un ostacolo difficile da superare.

Rosaria Brancato