De Luca: “Ritiro le dimissioni, resto sindaco e lascio l’Ars”

«Qui nessuno di noi si è trincerato dietro posizioni preconcette Non c’era la terza via, questo è importante esca in modo chiaro da quest’aula. Io non lo so se il dissesto c’è. Chi l’ha espresso in modo quasi così demente dovrà spiegarlo. Sono stato io il primo a dire che avviato il percorso se ci saranno degli elementi che ci portano a interrompere il percorso ci fermeremo e ne prenderemo atto.

Oggi si mette un punto. I provvedimenti che arriveranno in aula dovranno rispettare questo atto che stasera è stato approvato. Sarebbe stato inutile portare avanti atti che non avrebbero trovato l’assenso dell’aula. Vi ho messo su carta ciò che la norma ci impone. Non è vero che i documenti di oggi erano noti, erano necessari per completare il quadro. Prendo atto che il M5S non vuole il dissesto ed è corretto. Fino a quando possiamo evitare di proferire il termine dissesto non dovremo neanche nominarlo. Vorrei ricordare che abbiamo fatto la riunione a porte aperte proprio per essere inclusivi nei confronti del M5S.

Ai sindacati lancio un appello:

Avevo messo in preventivo almeno 23 voti per avere margini di garanzia. Prendo atto di quanto detto dai 5Stelle che valuteranno i prossimi atti, come prenderò atto della valutazione sul dissesto a tutti i costi.

Da oggi faremo un lavoro ampio, oserei dire storico. Non so se mai quest’aula si era spinta a guardare così in faccia la realtà e a reagire assumendosi la responsabilità non con le chiacchiere ma con azioni consequenziali. Quest’aula mi ha dato un segnale importante stasera, anche nello scontro ma sempre nella massima chiarezza. Si chiude una fase di tensione, ora spazio esclusivamente a definire insieme questi provvedimenti. Saranno provvedimenti che faremo assieme, ora dobbiamo andare a definire. Domani toglierò dall’imbarazzo anche l’assessorato alle Autonomie locali che mi ha avvisato oggi che le mie dimissioni sarebbero state irrevocabili dalla mezzanotte di giovedì. Domani manderò la lettera di revoca di dimissioni. Prendo atto che il consiglio comunale ha messo da parte la campagna elettorale e porteremo avanti un’azione straordinaria per creare i presupposti e rilanciare la città. Contestualmente mi dimetterò anche dal Parlamento regionale perché mi avete dato un segnale anche in questa direzione.

Spero che la città sia messa nelle condizioni di ringraziarci. Ovviamente questo ora dipenderà dalla consequenzialità dei nostri atti e dei nostri comportamenti. Questa sera è stato dato un grande segnale. Evviva Messina, evviva le Istituzioni».

Francesca Stornante