Sfiducia in vista anche per Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina del Basso

Daniele Zuccarello, esponente dei Progressisti democratici, potrebbe non essere l’unico capogruppo sfiduciato. Venti di tempesta soffiano anche all’interno del gruppo “Cambiamo Messina dal Basso”, dove la “leadership” di Lucy Fenech è seriamente in pericolo. Secondo i rumors di palazzo sarebbe già pronto l’atto formale di sfiducia nei confronti della più accorintiana dei quattro accorintiani che siedono in Consiglio comunale (Gino Sturniolo, Nina Lo Presti ed Ivana Risitano).

Il collega di movimento, Sturniolo, nega l’esistenza di qualsiasi documento con tale oggetto, ma conferma che all’interno del gruppo e più in generale all’interno del movimento “Cambiamo Messina dal basso” si stanno facendo alcuni ragionamenti. «C’è la necessità – spiega Sturniolo – di orientare e spingere l’azione amministrativa della giunta Accorinti verso quei valori e quei principi di sinistra che rappresentano il retroterra culturale e politico di coloro i quali per primi hanno scommesso e creduto in questa avventura. E Lucy è la persona meno indicata». Troppo “filogorvenativa” la Fenech per fare da portavoce di un movimento sempre più irrequieto a causa delle continue, ma ad oggi disattese, richieste di partecipazione vera, concreta, che non resti solo uno slogan da sbandierare in conferenza stampa.

«Forse perché “travolti” dalle emergenze quotidiane, forse in ragione di un’estrazione politica diversa da quella del Movimento di alcuni esponenti della giunta, forse per l’erroneo significato che si dà al concetto di partecipazione, che non va confuso con la semplice presentazione di progetti, sui cui poi è l’amministrazione a dire l’ultima parola, ma non è questo il metodo partecipativo che ci aspettiamo da questa giunta», chiarisce ancora Sturniolo.

La sfiducia della Fenech sarebbe, quindi, più un segnale indirizzato all’esecutivo di palazzo Zanca che non un atto punitivo nei confronti della consigliera. Su questo fronte, quindi, si attendono sviluppi nelle prossime ore.

Intanto, tornando alla sfiducia già consumatasi ai danni di Zuccarello, è ormai certo che quest’ultimo sarà sostituito da Francesco Pagano, nuovo capogruppo dei Progressisti democratici in Consiglio comunale.

Sarà capogruppo, di sè stesso, anche Pio Amadeo, che dopo aver abbandonato il Megafono per aderire ad “Articolo quattro” ha costituito l’omonimo gruppo consiliare. In virtù del nuovo ruolo di capogruppo, Amadeo si è dimesso da presidente della VI Commissione consiliare,

Con una nota indirizzata alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ed al segretario generale, Antonio Le Donne, ha spiegato, infatti, che le ragioni della sua scelta derivano dall’ «incompatibilità tra lo svolgimento del ruolo di capogruppo consiliare e di presidente di commissione, in ottemperanza a quanto stabilito dai gruppi consiliari ad inizio mandato».

Dopo la staffetta Zuccarello-Pagano e il nuovo ingresso tra i capigruppo di Amadeo, resta da conoscere solo il destino della Fenech. Sarà ancora lei il “capopopolo” in Consiglio comunali degli accorintiani?

Danila La Torre