Tutti contro Le Donne. Il segretario/direttore: «Pronto al confronto, ma i risultati ci sono anche se non si vedono»

In questo momento, a Palazzo Zanca, la priorità assoluta è l’adunanza di mercoledì 13 aprile dinanzi alla Corte dei Conti. Il sindaco Renato Accorinti, il neo assessore al bilancio Luca Eller Vanicher ed il segretario/direttore generale Antonio Le Donne si recheranno a Palermo per tentare di dimostrare ai magistrati contabili che il Comune di Messina non è in una situazione di crisi irreversibile, come sostenuto dal magistrato istruttore Gioacchino Alessandro nella relazione recapitata il 31 marzo scorso (vedi qui).

In queste ore di crescente concitazione ed anche di grande preoccupazione per il futuro dell’ente, sono stati momentaneamente accantonati tutti gli altri argomenti , che restano comunque nell’agenda politica del sindaco Accorinti. Sarà ad esempio affrontato da giorno 14 anche il “caso” Le Donne. La richiesta di Indietrononsitorna di revocare al super manager l’incarico di direttore generale che ricopre insieme a quello di segretario generale (vedi qui) – appoggiata nell’immediato dalla consigliera comunale Lucy Fenech e poi anche dal movimento “Cambiamo Messina dal Basso” – sarà presto oggetto di confronto, e non è escluso causa di scontro.

Per capire come la pensa il diretto interessato, Tempostretto ha raccolto le sue dichiarazioni ufficiali. Innanzitutto, Antonio Le Donne fa sapere di aver già manifestato al primo cittadino la totale disponibilità al confronto con chi pone la questione di un “demansionamento”. Entrando nel merito della richiesta avanzata da Indietrononsitorna , che propone la separazione del ruolo di segretario da quello di direttore generale, il super manager di Palazzo Zanca non nasconde la sua perplessità: «Nel merito, il tema posto è che il segretario direttore è oberato di lavoro. La soluzione proposta sarebbe quella di scindere il ruolo e di assumere un altro direttore. Ebbene, la proposta non mi pare convincente, né dal punto di vista economico perché ci sarebbero maggiori costi; né dal punto di vista gestionale perché si raddoppierebbero due figure apicali; né dal punto di vista giuridico perché la normativa attuale sta andando nella direzione opposta. Si può certamente lavorare insieme ad un'altra soluzione».

Alle domanda se lui sarebbe eventualmente disposto a rinunciare all’incarico di direttore generale, mantenendo solo quello di segretario generale, Le Donne ha risposto così: «Solo il Sindaco può chiedermi di rinunciare al doppio ruolo. Anzi, lui potrebbe deciderlo e basta. Ma conoscendolo, lo farebbe solo dopo il confronto. A tal proposito sono fiducioso sul fatto che la riflessione comune offrirà a tutti informazioni utili per scegliere la soluzione migliore».

Nel documento inviato alla stampa, l’associazione politica – fondata tra gli altri dai fedelissimi di Accorinti Elio Conti Nibali (nominato assessore nel gennaio 2015, ma poi costretto a fare un passo indietro dopo le polemiche con CMdB) e Ninni Artemia (scelto come presidente dell’Organismo Indipendente di valutazione)– non si è limitata a chiedere lo sdoppiamento dello due figure, ma ha apertamente puntato il dito contro Le Donne, accusandolo sostanzialmente di non aver prodotto i risultati sperati in tema di riorganizzazione della macchina amministrativa. Questa la replica di Le Donne alle accuse mossegli da Indietrononsitorna e a ruota dalla consigliera Fenech: «Mi sono insediato nell'ottobre 2013 e ho dichiarato all'Amministrazione che mediamente occorrono tre ani per dare risultati concreti. Perciò a ottobre 2016 ci incontreremo e valuteremo con grande disponibilità e trasparenza i risultati. Ovviamente bisogna tenere conto del punto di partenza, sennò sarebbe una verifica imprecisa. Credo di aver già raggiunto risultanti confortanti che ancora non sono visibili per il grande pubblico ma solo dagli addetti ai lavori. Ora è venuto il tempo in cui anche i risultati potrebbero essere percepibili dalla cittadinanza. Detto ciò: chi è che non sbaglia mai se lavora tanto? Chi mangia fa molliche, si dice; ebbene io ho lasciato qualche briciola in questi primi trenta mesi».

Al segretario/direttore generale Le Donne abbiamo voluto inoltre chiedere il perché – secondo lui – questo attacco frontale da parte di Indietrononsitorna e della Fenech sia arrivato proprio adesso. Molto diplomatica la sua riposta: «Suppongo che la durezza dei toni dipenda dal fatto che l'associazione e la consigliera siano animati da sincero amore per questa esperienza amministrativa e desiderano ardentemente che si faccia tutto il possibile perché sia vincente. Perciò è più importante il progetto collettivo anche di fronte alle vicende personali».

Nonostante l’attuale divergenza di opinioni sulla separazione della figura di segretario da quella di direttore generale, Antonio Le Donne confida nella “riconciliazione” con Indietrononsitorna: «non è detto che le due traiettorie non possano essere convergenti». In altre parole, il super manager di Palazzo Zanca spera che si possa arrivare ad un compromesso, evitando uno scontro tutto interno che finirebbe per nuocere all’amministrazione Accorinti.

Danila La Torre