Anche il consigliere provinciale Cerreti fuori dall’Mpa: dimissioni o “epurazione”?

Anche il consigliere provinciale Roberto Cerreti è fuori dall’Mpa. La notizia è arrivata in redazione attraverso due distinti comunicati, uno a firma del protagonista e l’altro a firma del commissario provinciale MPA, Antonio Andò. Diametralmente opposta l’interpretazione fornita dai due politici: stando alle dichiarazione di Cerreti si tratterebbe di dimissioni volontarie, stando a quelle di Andò la continuazione dell’attività di epurazione avviata con l’espulsione dei consiglieri provinciali Previti e Gulotta e, a Barcellona, del consigliere Sottile. Di seguito, vi proponiamo i passaggi più significativi di entrambi i documenti .

«Il sottoscritto, consigliere della Provincia Regionale di Messina – scrive Cerreti –comunica la propria irrevocabile decisione di fuoriuscire dal Partito Politico MPA, non condividendone più le linee progettuali e programmatiche». Nella sua lettera, Cerretti non nasconde «la sofferenza personale per l’abbandono di una forza politica che dal 2006 ho sostenuto nella qualità di capogruppo consiliare alla Provincia regionale di Messina» e ringrazia il presidente del partito Raffaele Lombardo «per l’affettuosità e disponibilità mostrata in quest’ultimo mese nei miei confronti, ininfluente in ogni caso, rispetto alla decisione di fuoriuscire dal movimento, maturata con miei tanti elettori ed amici, che mi pone oggi nell’impossibilità di poter ipotizzare una mia permanenza ed una mia candidatura alle prossime regionali nelle file del MPA, soprattutto considerata la presenza e la candidatura alle prossime competizioni elettorali tra gli autonomisti dell’amico on. Fortunato Romano».

«Privo di alcun rancore nei confronti dei vertici autonomisti», Cerreti augura agli amici rimasti nell’Mpa «di agire al meglio per il bene della Sicilia e della nostra Messina».

Di tenore opposto la nota del commissario Provinciale dell’Mpa ,che a proposito del partito afferma con fermezza: «E’ indispensabile che le sue posizioni siano espresse da una dirigenza motivata, impegnata, responsabile e coerente, non legata a rendite di posizioni per ruoli o incarichi nelle Amministrazioni e Parlamentari. L’MPA di Messina – continua Andò – ha da tempo scelto la strada di rendere evidente, anche attraverso le persone dei suoi esponenti, la chiarezza e riconoscibilità della propria posizione, allontanano trasformisti, “ricattasti” e parenti e affini. Non è, infatti, consentito ad alcuno legare, la sua appartenenza al Movimento ad attese personali, elettorali o, ancor peggio, di favori».

Andò non risparmia critiche a Cerreti, reo di aver «continuato ad essere “a corrente alternata”, passando da attacchi alla politica del Movimento e all’azione regionale espressa da Raffaele Lombardo a ripensamenti e separazioni di responsabilità dei compartecipi di tali attacchi, inframmezzando giochini partitici, richieste di “solidarietà” ed, infine, ad assenze e disimpegni. Questo – scrive – è un modo di intendere la politica, incompatibile con la drammaticità delle situazioni concrete che la gente affronta quotidianamente». Da tale premessa non poteva che scaturire la seguente decisione:« Roberto Cerreti è, pertanto, e con effetto immediato, fuori dal MPA, conseguentemente cessando dall’appartenenza al Gruppo Consiliare alla Provincia».

Cerreti fa sapere di essersi dimesso, Andò dice che è stato cacciato: dove sta la verità? (DLT)