Servizi sociali, precipita di nuovo la situazione

Non c’è pace per i servizi sociali. Una settimana fa sembrava essersi aperto uno spiraglio per evitare di lasciare senza lavoro centinaia di dipendenti e senza assistenza migliaia di persone. Oggi la situazione è nuovamente precipitata. Questa mattina si sono presentati all’Ufficio provinciale del lavoro gli altri 30 dipendenti della cooperativa Nuova Presenza che, come i colleghi, avevano già ricevuto le lettere di preavviso di licenziamento. La settimana scorsa sindacati e cooperativa avevano trovato l’accordo e sospeso le procedure di licenziamento in attesa di novità. In questi giorni però è rimasto tutto fermo. E questa mattina la cooperativa era pronta a riavviare subito le procedure che tra 20 giorni avrebbero lasciato a casa i dipendenti, regalando loro un capodanno da dimenticare. Oggi si è riusciti solo a prendere altro tempo. I sindacati, con in testa la segretaria della funzione pubblica della Cgil Clara Crocè, hanno convinto Nuova Presenza a spostare tutto al 19 dicembre. Sarà l’ultima data utile per riuscire a evitare un vero dramma sociale perché da un lato taglia posti di lavoro e dall’altro colpisce le fasce più deboli della popolazione. Se non accadrà nulla in questa settimana scatteranno automaticamente i licenziamenti, oggi pomeriggio però il commissario Croce sarà a Palermo per incontrare il Presidente Crocetta. Si discuterà del disastro Messina, si discuterà anche di servizi sociali, la speranza è che davvero esca fuori qualcosa che scongiuri l’emergenza. C’è da risolvere il problema dei bandi, ricorda Clara Crocè, senza quelli è inutile qualsiasi altro discorso. Se il comune non approverà il bilancio di previsione 2012 e soprattutto non dirà chiaramente quante somme saranno destinate ai servizi sociali non si potrà procedere alla pubblicazione di nuovi bandi. Il 19 gennaio scadono tutti quelli che fino ad oggi hanno garantito lavoro a oltre 700 persone e assistenza ad anziani, disabili, bambini. Le cooperative che fino ad oggi se ne sono occupate già sono convinte che verrà smantellato tutto il sistema. “Sarà un natale amaro per troppe persone” dice Clara Crocè. “Speriamo solo che i rinvii che siamo riusciti a ottenere in questi giorni non sia solo un modo per allungare un brodo ormai quasi finito”. (Francesca Stornante)