Lo spaccio tra Messina e Villafranca, una sola condanna al processo “Jolly”

Si chiude con una sola condanna il processo di primo grado scaturito dall’operazione Jolly. I giudici della II seconda sezione hanno condannato a 2 anni e 8 mesi Fabrizio Fenghi, e assolto Consolato Campagna, Valentina Tuzzi, Marco Scigliano, Paola Crea, Vincenzo Ricci e Michele Battaglia. Tutti hanno incassato la “lirve entità” dello spaccio.

Assolta “nel merito”, con formula perché il fatto non sussiste, Paola Crea, unica accusata di associazione ai fini di spaccio; era difesa dall’avvocato Domenico Andrè. L’indagine aveva scoperto un giro di hashish e marijuana, acquistata da giovanissimi nei pressi di una piazza a Villafranca Tirrena.

Dopo mesi d’indagini il 19 dicembre di 4 anni fa i carabinieri fecero scattare l’operazione “Jolly”, dal soprannome di uno dei sei arrestati, il ventisettenne Antonino Fasolo a cui i Militari dell’arma sequestrarono ad agosto 2009 un quantitativo di hashish, già condannato.

La droga veniva acquistata nella piazza messinese di Mangialupi e arrivava in provincia attraverso le strade montane dei colli San Rizzo, per evitare i controlli. Dall’ascolto delle telefonate gli investigatori hanno poi scoperto singoli episodi di spaccio nei confronti di tanti ragazzini (Alessandra Serio)