Reset chiede ai candidati rettori come intendano risolvere la vicenda Cus–Unimesport

“La politica deve creare le condizioni perché il lavoro torni ad essere un diritto per tutti e non certo una cortesia fatta dal politicante di turno”. Parte da questo assunto Reset, per entrare nel merito della vertenza dei lavoratori del Cus, citata come “paradigma di una politica assurda, distante dai bisogni dei lavoratori e della gente”.

Reset pone alcune domande ai candidati alla carica di rettore: “Chiediamo, allora da cittadini, che i candidati chiariscano come pensano di risolvere la questione della duplicazione di enti (che sembra essere, oltretutto, l’unico caso in Italia di doppia gestione sportiva), dell’assurda e gravissima situazione finanziaria, dell’iniquità dei trattamenti verso i dipendenti (a seconda del fatto che gli stessi siano più o meno vicini a chi amministra) e dell’utilizzo di collaboratori a quanto pare “assunti” con contratti non consoni alle attività effettivamente svolte per conto dell’istituzione. Ci chiediamo cosa avrebbero dovuto fare dei lavoratori, dei cittadini, creditori anche di trentuno mensilità. Ci chiediamo come sia possibile che prima si commissari l’Ente per poi perorare la rielezione proprio di chi era stato commissariato”.

“La verità – conclude il Movimento – è che la normalità non viene garantita poiché la cultura politica di governo in questa città è strumentale agli interessi di pochissimi ed a discapito dell’intera comunità messinese”.