Lavoro

“E’ possibile pulire un bus in 5 minuti?”. La protesta degli addetti alle pulizie dell’Atm

Ore di servizio tagliate per oltre la metà e stipendi ridotti con contratti anche di 10 ore, lontanissimi dalle 40 previste dal contratto nazionale”. E’ quanto succede ai lavoratori impiegati nella ditta che si occupa delle pulizie per l’Atm di Messina. La denuncia è di Vincenzo Capomolla di SGB Sindacato Generale di Base. Per dire no a questa ingiustizia, lavoratori e sindacato hanno deciso di tornare a farsi sentire con due giorni di proteste degli addetti alle pulizie di bus e tram di Atm spa. Oggi si sono dati appuntamento davanti la sede di Atm di via La Farina. Domani saranno a Palazzo Zanca.

«Un servizio in appalto a Zenith spa, ma per il sindacato è chiara la responsabilità di Atm spa e del Comune. Per questo chiedono un incontro sia al presidente Pippo Campagna che al sindaco Cateno De Luca.

Pulizie un bus in 5 minuti

«Dopo un prima protesta, qualche settimana fa, abbiamo già avviato interlocuzione con l’assessore Gallo, ma ora c’è bisogno di fatti concreti. Dite voi se è possibile pulire adeguatamente un autobus in una media di neanche 5 minuti, tra parentesi in tempo di pandemia che richiederebbe maggiore attenzione per tutti. Dite voi se è possibile vivere con contratti di poche ore e di poche settimane. Ditelo voi, ma lo chiederemo al presidente Campagna ed al sindaco De Luca».

Il danno e la beffa

Oltre al danno anche la beffa, perché sono arrivate anche le sanzioni al personale perché è successo che gli autobus non fossero puliti in modo adeguato. «Chi lo avrebbe mai detto. E cercano anche di addebitare le colpe ai lavoratori. Danno e beffa inaccettabili. Basta».

Una situazione che effettivamente trova riscontro anche in diverse segnalazioni giunte da parte di utenti di bus che lamentano sporcizia a bordo dei mezzi.

Foto di bus sporco inviata al numero per le segnalazioni Whatsapp di Tempostretto
Foto di bus sporco inviata al numero per le segnalazioni Whatsapp di Tempostretto

Due giorni di protesta, ma pronti anche allo sciopero. «Aspettiamo convocazione da parte del Prefetto. Non se ne può più di tagli, è necessario ridare spessore a servizi pubblici e lavoro».