Nuove reazioni sul Polo Oncologico. La Cgil: “Continueranno i viaggi della speranza fuori Regione”

Come da noi riportato (vedi correlato), a giorni aprirà il Polo Oncologico. O meglio, quel che resta del progetto iniziale. E’ cambiato anche il nome, ora è il Coep (Centro Oncologico d’Eccellenza Peloritano), ma dei 173 posti letto inizialmente previsti ne son rimasti solo 14 per la degenza ordinaria e 14 per i day hospital. I 28 posti non sono neppure ex novo, poiché verrà dismessa una delle due Unità Operative Complesse di Oncologia Medica del Policlinico, trasferimento di personale compreso. Per questioni burocratiche, non sarà possibile iniziare le attività nella prossima settimana, ma presumibilmente la data di apertura sarà quella del 1 agosto.

Sull’argomento, adesso, interviene la Cgil: “Il Piano sanitario regionale 2011-2013, approvato con Decreto Presidenziale del 18 Luglio 2011, prevedeva tra gli obiettivi prioritari, da realizzarsi entro il 31 Dicembre 2013 e costituente elemento di valutazione dell’operato dei Direttori Generali, “l’entrata in funzione e la piena operatività del Centro di eccellenza Oncologico interaziendale Papardo-Policlinico a Messina. Apprendiamo ora che al suo posto entrerà in servizio quello che si potrebbe definire un piccolo centro, frutto del trasferimento di una unità operativa complessa del Policlinico Universitario di Messina al Papardo-Piemonte. Degli originariamente previsti 173 posti letto, ve ne saranno solo 28 (14 ordinari e 14 day hospital), frutto anche questi del trasferimento dal Policlinico. Quindi nessun sostanziale aumento nell’offerta assistenziale ai pazienti”.

“Si tratta di un fatto estremamente grave – dichiara Franco Di Renzo, Responsabile Dipartimento Salute CGIL Messina – in quanto non solo viene di fatto disatteso uno tra gli obiettivi previsti nel Piano sanitario regionale 2011-2013 ma soprattutto perché risulta delusa l’aspettativa di una maggiore e migliore offerta in termini di salute per la città e il nostro territorio. Con ciò non si porrà certamente fine al triste esodo di pazienti in altre strutture del territorio nazionale, anche perché nel trasferimento manca del tutto la chirurgia oncologica”.

Per la Cgil, con la creazione del “piccolo centro” oncologico può dirsi formalmente rispettata la previsione del Piano della Salute ma sotto il profilo sostanziale questa operazione altro non è che l’impoverimento di una struttura, il Policlinico, in favore di un’altra, il Papardo-Piemonte, con l’aggravante che non si sa se e come siano stati spesi i 41 milioni di euro stanziati per il Polo oncologico.

“Di fronte a questa situazione che vede il nostro territorio privato di un importante investimento sia in terimini pratici di assistenza ai cittadini che in termini economici come opportunità di lavoro e ricerca, non comprendiamo la soddisfazione espressa da taluni, in particolare da parte del Direttore generale del Papardo Piemonte. I fatti – osserva Lillo Oceano, Segretario Generale CGIL Messina -, testimoniano ancora una volta come la nostra città non riesca a contare nelle sedi che contano e come le conseguenze di questa situazione ricadano sui nostri cittadini che questa volta oltre che in lavoro, ci perdono in salute”.