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Ecco le motrici elettriche per ridurre i tempi di attraversamento dei treni nello Stretto VIDEO

MESSINA – Prove tecniche per abbattere i tempi di traghettamento dei treni nello Stretto. Secondo la stima del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si guadagnerebbe circa un’ora di tempo, passando dalle 2 ore e 5 minuti attuali a poco più di sessanta minuti. Nei giorni scorsi è stato effettuato un test con l’utilizzo di motrici a batteria per le operazioni di ingresso e uscita dei vagoni dalle navi, sia nel porto di Messina sia in quello di Villa San Giovanni. Il video delle operazioni – che lascia presagire l’ormai prossima introduzione del nuovo sistema – è stato postato su Facebook dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. “In attesa del ponte sullo Stretto – ha annunciato l’esponente leghista – ecco la prova del primo treno che entra a batterie in un traghetto per la Sicilia. Più veloce, meno inquinante, più sicuro. L’obiettivo è elettrificare una flotta di locomotive per il trasporto passeggeri, svincolandosi dal diesel”.

Il nuovo sistema, in verità, sarebbe dovuto entrare in funzione già dalla scorsa estate. Almeno secondo quanto era stato annunciato nel marzo del 2022, in occasione dell’inaugurazione della nave Iginia a Messina. I tempi però non sono stati rispettati. “Con il nuovo sistema – si leggeva nella scheda diffusa del ministero – che attrezza le attuali locomotive E464 con batterie a convertitore (da circa 400 kw), si potranno effettuare operazioni di imbarco e sbarco in modo autonomo ed ecologico, evitando la manovra con la locomotiva diesel”, con una “riduzione dei tempi di traghettamento da 2 ore e 5 minuti a 1 ora e 5 minuti”.