La Sicilia cresce economicamente ma la disoccupazione resta alta

Nei primi nove mesi del 2017 la fase di ripresa dell’economia siciliana si è rafforzata, con una sua maggiore diffusione tra i settori che riguardano l'indotto turistico, grazie anche ai consumi e alle spese effettuate da turisti italiani e stranieri. Migliora anche in settore industiale e quello edile. Crescono invece, le compravendite immobiliari.

Sono questi i dati dell'aggiornamento relativo ai primi nove mesi di quest'anno riguardante la crescita della Sicilia effettuato da Bankitalia. Gli investimenti delle imprese, che già nel 2016 avevano invertito il lungo trend negativo, sono risultati in leggera espansione; secondo le aspettative delle aziende la tendenza dovrebbe rafforzarsi nel 2018, anche in connessione con le positive attese sulla domanda e l'elevato livello di liquidità accumulata negli ultimi anni.

Si è rafforzata la crescita del credito, avviatasi nella seconda parte dell'anno passato dopo oltre un triennio di contrazione. La dinamica è stata trainata dai prestiti alle famiglie, soprattutto dal credito al consumo, mentre quelli alle imprese hanno continuato a ridursi.

Non si arresta però il trend negativo relativo al mercato del lavoro in Sicilia: nei primi mesi del 2017 il tasso di disoccupazione, pari al 22%, risulta in leggero aumento rispetto alla prima rilevazione dell'anno scorso, ma sempre alto rispetto alla media nazionale.

Dalle risorse europee non è arrivata la spinta necessaria a far decollare il mercato del lavoro. Nel documento si evince che l’occupazione è diminuita per gli uomini, mentre è continuat la crescita del numero delle lavoratrici; la dinamica occupazionale è stata favorevole per gli individui con 55 anni o più e per i laureati.

Si sono ridotti nuovamente gli occupati autonomi a fronte di un aumento dei dipendenti e, in relazione alla tipologia di orario previsto, sono cresciuti solo gli occupati con contratto a tempo pieno. Da quest'anno inoltre sono attivi gli sgravi contributivi previsti dai programmi “occupazione giovani” e “occupazione Sud”; secondo nostre elaborazioni, in Sicilia, poco più di un quinto delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato.

Il risultato finale raggiunto in termini di nuova occupazione è comunque inferiore alla media nazional e chi si insiederà a Palazzo dei Normanni, è chiamato a riattivare le risorse europee, da tempo, bloccate, per poter dare una boccata d'ossigeno ai giovani di quest'isola costretti sempre più a far le valige abbandonando la nostra e la loro terra.