Processo VIA Facile: Wwf parte civile, il Comune neanche ci prova

Primo passaggio in Tribunale per il processo scaturito dall’inchiesta Via Facile. La Corte (presidente Samperi) ha ammesso la costituzione di parte civile del WWF, l’associazione ambientalista che aveva contribuito, tra le altre cose, ad avviare gli accertamenti della magistratura su abusi edilizi in città e violazioni della Zps. Il WWF, assistito dall’avvocato Aurora Notarianni, è stato ammesso per il “danno all’immagine” causato dai reati contestati agli imputati. Ed è l’unica parte civile. Non ha neppure richiesto la costituzione, per esempio, il Comune di Messina, che poteva far leva su più profili. La Corte ha poi rinviato a metà novembre per decidere su quali delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, effettuate nel corso delle indagini, faranno parte del processo e quali no.

Alla sbarra ci sono l’ex esponente del Pd, Francesco Curcio, la figlia Roberta; gli imprenditori Aurelio Arcoraci, Giuseppe e Salvatore Bonaccorso, il dipendente comunale Biagio Restuccia; Luca D’Amico; Luigi Ristagno; Enzo Pinnizzoto; Placido Accolla; Antonino Scimone.

Le accuse riguardano l’attività di Curcio come componente della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, incaricata di rilasciare il nulla osta necessario al perfezionamento delle concessioni edilizie.

Durante l’inchiesta, gli investigatori sentirono l’agronomo Saverio Tignino il quale, nel gennaio 2012, lasciati gli incarichi al Comune, rilasció fiumi di verbali segnalando le anomalie negli iter di molti progetti edilizi, ulteriori a quelli già inquadrati nel procedimento ora concluso. Da lì scattano le intercettazioni e gli investigatori della Polizia Giudiziaria, diretti dal vice Questore Fabio Ettato, mise le orecchie” sulle linee dei Curcio padre e figlia, di Placido Accolla.

Nelle difese sono impegnati gli avvocati Isabella Barone, Carlo Zappalà, Marcello Scurria, Fabrizio Alessi, Cinzia Picciolo, Carmelo Vinci e Gianluca Gullotta.