Roccalumera. “Sulla sicurezza delle scuole solo proclami, niente progetti”

ROCCALUMERA ancora una volta resta fuori dai canali di finanziamento pubblico. Non sono bastate due proroghe, la prima al 22 gennaio e la seconda ieri affinché l’amministrazione comunale presentasse un progetto di adeguamento sismico del plesso scolastico del Centro, che ospita le elementari. Oltre 100 milioni disponibili grazie al Pon Scuola – Fesr – Asse II “ai quali – dichiara Giuseppe Lombardo, il genitore che all’inizio dell’anno si rifiutò di mandare i figli a scuola in attesa delle verifiche sismiche del plesso -ancora una volta la nostra comunità non avrà la possibilità di attingere per colpa di chi forse ritiene che la sicurezza dei più piccoli non sia una priorità, visto che ad oggi non è stato predisposto nessun progetto e peggio ancora non è stato conferito nessun incarico per farlo”. Lombardo tira dal cassetto una dichiarazione degli amministratori lasciata qualche tempo addietro: “E’ chiaro che l’adeguamento del plesso scolastico va fatto e va approntato un progetto, onde conseguire il finanziamento ministeriale, e su questo l’Amministrazione attiva è pronta a fare la sua parte”. “Solo queste parole – chiosa Il genitore ed ex consigliere provinciale – ha saputo proferire l’amministrazione di Roccalumera e niente di più, dopo che grazie alla mia protesta, la verifica di vulnerabilità sismica, ha confermato quanto paventavo e cioè la non adeguatezza sismica, visto che la stessa, su una scala da 0 a 1 e oltre, dove zero è il minimo e da 1 un su l'edificio in caso di sisma non crolla, ha dato solo 0,56, sul filo del rischio medio basso e medio alto”. Il riferimento di Lombardo è agli accertamenti eseguiti dall’ingegnere Carmelo Aliberti, il tecnico incaricato dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei peloritani per verificare la vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, in particolare quelli scolastici. A conclusione degli accertamenti è stato certificato che il plesso che ospita le scuole primaria e dell’Infanzia a Roccalumera centro ha un indice di vulnerabilità “medio-basso”. Ciò significa che gli scolari possono continuare a fare lezione ma che l’edificio va adeguato. “Una buona amministrazione – incalza Lombardo – non può dare messaggi equivoci o peggio ancora fare proclami solo per prendere in giro chi consegna i propri figli allo Stato e alle istituzioni locali, per 8 ore al giorno, per 5 giorni la settimana e per 200 giorni l’anno. Non si può promettere l’impegno come in questo caso e non fare nulla, soprattutto su tematiche così delicate”.