Atm, un debito del Comune con la Regione rischia di far saltare i trasferimenti attesi

Altra tegola sul Comune di Messina e sull’Azienda Trasporti. Un debito residuo di circa 3 milioni di euro contratto dall’amministrazione Buzzanca con la Regione sta bloccando tutti i trasferimenti regionali destinati all’azienda trasporti e ipoteca anche ulteriori trasferimenti da parte di altri enti. La denuncia è dei segretari generali di Cgil e Cisl Messina, Lillo Oceano e Tonino Genovese, e segretari provinciali di Filt e Fit, Pino Foti e Enzo Testa.

“Anche se si sbloccheranno i trasferimenti per il Trasporto Pubblico Locale all’ATM non arriverà un centesimo da parte della Regione, che anzi sta tentando di recuperare un credito di quasi tre milioni di euro nei confronti del Comune che l’ Amministrazione Buzzanca si era impegnata a restituire ma che non ha onorato”, dichiarano Oceano, Genovese, Foti e Testa, che in un comunicato ricostruiscono la vicenda.

“Il Comune di Messina – si legge testualmente – a fine 2008, aveva accumulato un debito con l’Assessorato regionale per le anticipazioni ottenute per fare fronte alla mancanza di liquidità e per la restituzione degli importi relativi al chilometraggio impropriamente rendicontato dall’ATM. L’Amministrazione Buzzanca nel 2010 – continuano i rappresentanti sindacali – aveva riconosciuto il debito e si era impegnata, previo accordo con la Regione, a restituire le somme in 20 rate mensili di 268.978 euro, per un totale di 5.379.560 di euro. Accordo ed impegno sanciti in un decreto regionale del 28/05/2010; da notare, per inciso, che con tale impegno il Comune sapeva che di fatto sarebbe stato falcidiato il trasferimento regionale visto che l’ammontare complessivo supera l’importo che la Regione trasferisce annualmente al Comune di Messina per l’ATM”.

Tuttavia, secondo quanto scrivono Oceano, Genovese, Foti e Testa, “l’Amministrazione Buzzanca non ha onorato l’impegno assunto ed ha versato soltanto 8 delle 20 rate e, ad oggi, il debito residuo nei confronti della regione ammonta a 2.914.855 euro. Quella somma pesa oggi come un macigno, non solo sulle sorti della partecipata – dato che la regione non trasferirà più importi di propria competenza fino al saldo del totale – ma rischia addirittura di produrre ulteriori difficoltà alle già drammatiche condizioni delle casse del Comune nei confronti del quale lo stesso Assessorato regionale sta valutando, come atto dovuto, insieme a quello degli Enti Locali, la possibilità di intervenire per il recupero di quanto dovuto sul Fondo per le Autonomie Locali”.

I quattro sindacalisti sottolineano, inoltre, come “ non solo i lavoratori dell’ATM perdono la speranza di percepire gli stipendi pregressi con lo sblocco dei trasferimenti regionali e vengono messe in discussione anche le spettanze future, ma addirittura il Comune di Messina corre a questo punto il serio rischio di veder ulteriormente ridotti i propri trasferimenti correnti sul Fondo Autonomie Locali della Regione per non aver onorato il debito contratto, con conseguenze per i dipendenti comunali, quelli delle altre partecipate e dei servizi sociali”. Con un effetto a catena che rischia di mettere ancora di più in ginocchio l’ente.

Oceano, Genovese, Foti e Testa ritengono quindi che il Commissario Croce “oltre a dover pagare i debiti che altri hanno prodotto e non onorato, fa bene a esaminare con scrupolo gli atti sia per conoscere condizioni e responsabilità, sia per approntare rapidamente quelle soluzioni che i lavoratori e i messinesi attendono con ansia crescente”.