Al Palacultura lo spettacolo per la “Festa della mamma” animato da un fuori programma

Tutto è pronto. Il sindaco Buzzanca entra in sala, saluta, poi prende posto. Si abbassano le luci, cala il silenzio, si alza il sipario, ma ecco l’effetto sorpresa. A “rubare” la scena ai figli dei dipendenti comunali protagonisti dello spettacolo “Mamma tutto…aspettando la festa della mamma” organizzato questo pomeriggio al Palacultura, sono loro: le lavoratrici del settore servizi sociali. Il fuori programma, simile per stile e contenuti a quanto avvenuto lo scorso mese di dicembre durante la cerimonia di auguri con il personale di palazzo Zanca, ha “scaldato” l’auditorium scatenando inevitabili risate tra i presenti. Molto meno sorridente il primo cittadino, destinatario della protesta inscenata dalle lavoratrici: quest’ultime, accompagnate dalla segretaria della Fp Cgil, Clara Crocè, dopo essersi “mimetizzate” nella platea, al momento opportuno sono balzate in piedi “sfoggiando” cartelloni di protesta: “Anche le mamme dei servizi sociali senza stipendio vogliano festeggiare”, recitava uno. Un siparietto che il sindaco sembra proprio non aver gradito, vista l’improvvisa decisione di abbandonare il Pala Antonello appena qualche secondo dopo l’inizio dello spettacolo. Inutile l’inseguimento delle lavoratrici: Buzzanca, infatti, ha velocemente raggiunto l’uscita e a bordo dell’auto “istituzionale” ha lasciato il palazzo. Dopo qualche momento di imbarazzo, lo spettacolo è ripreso, dando la possibilità al cast di esibirsi. Ospiti della serata Vincenzo Belfiore da “Ti lascio una canzone” e Alberto Urso da “Io Canto”. Al di là del “fuori programma”, più o meno condivisibile, ma indubbiamente esilarante, lo spunto di riflessione è evidente: da dicembre ad oggi la tensione che si respira tra amministrazione e dipendenti è cresciuta, segno che nulla è cambiato, anzi le condizioni sono peggiorate, considerando che i mesi passano e gli stipendi arretrati crescono. Polemiche a parte, cogliamo l’occasione per fare, pur se con un pò di anticipo, auguri a tutte le mamme. Anche, anzi soprattutto alle mamme lavoratrici delle cooperative sociali senza stipendio. (E.DEP.)