Protesta nel cantiere di San Pier Niceto. Bloccati i lavori di Terna

Alcune settimane fa la società Terna ha dato il via ai lavori di bonifica del territorio messinese per la dismissione del vecchio elettrodotto aereo a 220 kv Sorgente-Rizziconi e la realizzazione del nuovo elettrodotto a 380Kv.

Ma ieri mattina la protesta di una decina di contestatori ha impedito che i lavori di rimozione dei conduttori proseguissero, presso il cantiere di San Pier Niceto. “Continua, dunque, l’opposizione a un progetto regolarmente autorizzato e che porterà notevoli benefici di carattere elettrico, ambientale ed economico. Sul punto, Terna Rete Italia ribadisce che nonostante le polemiche e le proteste l’opera andrà avanti”.

La contestazione di ieri è infatti solo l’ultima in ordine di tempo di una battaglia ambientale che cittadini, associazioni, sindaci hanno combattuto e stanno combattendo per impedire la realizzazione del nuovo elettrodotto. Ma nonostante tutto, per Terna non è arrivato nessuno stop e la società ha quindi il diritto di procedere ai lavori, che sembrano essere già a buon punto.

“La bonifica del territorio messinese – si legge infatti nella nota – ha già portato all’ eliminazione dei conduttori di oltre metà della vecchia linea e alla demolizione di alcuni tralicci nel Comune di Pace del Mela, secondo la tempistica prevista. Se non sarà impedito a Terna Rete Italia di fare il proprio lavoro, in tempi brevi verrà completata l’opera di dismissione con l’eliminazione di 34 tralicci per complessivi 12 comuni – Pace del Mela, San Filippo del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Torre Grotta, Roccavaldina, Venetico, Spadafora, Rometta, Saponara, Villafranca Tirrena – con evidenti benefici per tutta la popolazione coinvolta, ben più numerosa di quanti stanno contestando l’opera”.

“Questa – si legge in conclusione – è solo una parte della razionalizzazione associata all’elettrodotto 380kV “Sorgente-Rizziconi” che, una volta realizzato, porterà alla demolizione di oltre 170 km di linee aeree esistenti nelle province di Messina e Reggio Calabria e all’interramento di 67 km di linee, a fronte della realizzazione di 82 km di nuovi elettrodotti tecnologici ed efficienti, con oltre 260 ettari di terreno liberato”. (Giusy Briguglio)