Inizia la corsa per le amministrative, a destra e sinistra via al toto-sindaco

Messo il punto sulle elezioni politiche, si è chiuso un capitolo. Ma è subito pronto ad aprirsene un altro: quello delle ammnistrative. Il 26 ed il 27 maggio i messinesi , infatti, saranno chiamati al voto per la terza volta in otto mesi per rinnovare gli organi istituzionali di Comune e Provincia. Dopo le elezioni regionali di ottobre e le elezioni politiche di febbraio, in primavera toccherà scegliere i rappresentanti locali che siederanno in Consiglio comunale, in Consiglio Provinciale e nei consigli di circoscrizione e, soprattutto, il nuovo sindaco ed il nuovo presidente della Provincia.

La corsa alla poltrona di primo cittadino sembra essere quella che affascina di più gli osservatori esterni ed anima maggiormente il dibattito all’interno di partiti politici e movimenti civici, con numerosi politici nostrani bramosi di posizionarsi ai nastri di partenza per correre quella competizione da protagonisti. Il toto-sindaco è iniziato già prima delle politiche, ma adesso che i partiti – con risultati diversi – hanno finito di giocare quella partita – possono concentrarsi esclusivamente sulle amministrative, mettere a punto strategie vincenti, tali fino all’esame delle urne, definire alleanze e gettare nell’agone elettorale i propri prescelti.

I nomi non mancano e tra i movimenti ce ne sono già di ufficiali: per un “cambiamento dal basso, c’è quello di Renato Accorinti, forte delle tremila firme raccolte a sostegno della sua candidatura e spinto dal vento dell’"antipolitca" oltre che da una personale popolarità per le numerose battaglie condotte e vinte in città; mentre per Reset c’è Alessandro Tinaglia, che è già un passo avanti e sabato presenterà la propria squadra a Palazzo Zanca, lì dove spera di metter "dimora" tra tre mesi. In campo, per una corsa "solitaria" c'è anche l'ex assessore "tuttofare" della giunta Buzzanca, Pippo Isgrò. Passiamo adesso ai partiti. Alla vigilia delle elezioni politiche è stato ufficializzato anche il nome di Francesco Palano Quero, renziano ed attuale presidente della IV circoscrizione, che dovrà passare dalla griglia delle primarie, per le quali anche altri sono i politici pronti a mettersi in gioco. Uno di questi è certamente Giuseppe Grioli, segretario cittadino del Pd, che sembra essere il preferito di Genovese; in prima linea c’è pure Felice Calabrò, coordinatore dei gruppo consiliari a Palazzo Zanca, uomo di partito anche lui ma dal carattere ostico non particolarmente gradito al grande “capo”.

Ci sono, poi, altri nomi che orbitano nell’area di centro-sinistra e premono per avere spazio e soprattutto la possibilità di competere alla pari con gli esponenti dell’area genovesiana . Nelle scorse settimane si è ufficialmente presentato al pubblico con una Convention in grande stile l’imprenditore Paolo Siracusano, che nega di voler scendere in campo ma sulla cui candidatura le voci si rincorrono e sembrano trovare sempre più conferme. Nelle ultime settimane circola con insistenza anche il nome di Antonio Saitta, candidato al Senato alle ultime elezioni ma rimasto senza seggio, la cui discesa in campo avrebbe la benedizione dei deputati regionali Beppe Picciolo e Marcello Greco, che all’Ars hanno costituito il gruppo dei Dpr. Anche il presidente della Regione Crocetta ha tutta l’intenzione di buttare nella mischia delle amministrative un “suo” candidato, soprattutto alla luce del discreto risultato ottenuto al Senato con la lista “Il Megafono”. Voci insistenti vedono tra i papabili l’ex assessore all’urbanistica della giunta Genovese, Antonio Catalioto, e l’avvocato Aurora Notarianni.

Il governatore siciliano non ha però ancora sciolto le riserve in merito alla partecipazione alle primarie, che il Pd vorrebbe di coalizione. Sempre a tal proposito, sarà interessante capire cosa succederà se, come sembra probabile, l’Udc confermerà l’alleanza con il Partito democratico, con cui governa alla Regione. Il partito di centro – uscito con le ossa rotte dalle politiche anche a livello locale, con un misero 3,3% di preferenze – non ha mai nascosto di rifiutare a priori il metodo delle primarie. Uno scenario possibile è che l’Udc si tenga fuori dai giochi di Palazzo Zanca per rivendicare la poltrona più alta di Palazzo dei Leoni, scegliendo il candidato a presidente della Provincia.

Ma torniamo al Comune , dove anche il Centro-destra, ringalluzzito dall' esito delle politiche, vorrà dimostrare la propria forza e proverà ad “espugnare” Palazzo Zanca. Nelle ultime ore, prende piede l’idea di un candidato under 30 per il Pdl. Si tratta di Francesco Rella, consigliere provinciale ed ex esperto del sindaco Giuseppe Buzzanca, oggi vicino ai deputati Nino Germanà e Vincenzo Garofalo. Un altro nome che circola con insistenza è quello di Francesco Stagno D’Alcontres, soprattutto alla luce della ritrovata unione tra Pdl e Grande sud, di cui D’Alcontres fa parte. Ancora tutto da decidere, invece, in casa Movimento cinque stelle, consacrato dalle elezioni politiche come secondo “partito” a Messina. I grillini si riuniranno nei prossimi giorni per decidere come giocarsi la carta delle amministrative, che -visti i clamorosi risultati ottenuti sia alle regionali che alle politiche – “rischia” di diventare vincente. (Danila La Torre)