Rosario Ansaldo Patti: “Messina ha bisogno di un sindaco espressione della società civile”

Tutta Messina è in attesa del responso della Corte dei Conti. Dopo l’incontro di venerdì sullo stato finanziario del comune, si attende di conoscere le sorti che l’organo di Palermo deciderà per l’ente della città dello stretto.
La questione del possibile fallimento è correlata alle prossime elezioni amministrative e a chi dovrà prendere le redini di una situazione di certo non semplice. Sulla questione spunta Rosario Ansaldo Patti, rappresentante locale della Lega Siciliana delle Autonomie.

Ansaldo Patti, classe 1933, nel 2008 si candidò a sindaco della città di Messina, presentandosi come il rappresentante della società civile, di sinistra, ma lontano dalle logiche di partito. E’ lo stesso principio a guidare oggi le sue considerazioni sulla situazione politica della città: “Sono del parere che le iniziative dispersive e individualistiche sono nocive – ha dichiarato -. Bisogna individuare la personalità che può assumere l’incarico a candidato a sindaco che dovrebbe essere al di fuori dei partiti, espressione della società civile”. Stessi propositi per Ansaldo Patti a distanza di quattro anni che dichiara di essere intenzionato a chiedere un incontro al tavolo “Uniti per Messina”, “al fine di esaminare la possibilità di sposare il loro programma oltre a vedere di organizzare un incontro con Cgil Cisl e Uil che hanno anch’essi steso un programma condiviso e condivisibile”. Poi, naturalmente, dovrà essere indicato un candidato sindaco.

Interessante da parte del rappresentate della Lega siciliane delle autonomie la disamina sull’economia di Messina e provincia relativa al 2011 rispetto all’anno precedente : 4 mila imprese in meno, circa 30 mila i soggetti in cerca di occupazione, reddito nferiore a quello nazionale di circa il 21%. E poi ancora i dati sul turismo, considerato settore di rilancio dell’economia: “Nel 2011 circa 1 milione di visitatori nella nostra Provincia – ha dichiarato Ansaldo Patti -, però la città di Messina è stata, nella maggior parte dei casi, considerata zona di passaggio verso Taormina o le Isole Eolie e la sosta si è ridotta solo a pochissime ore di visita nei luoghi più importanti della nostra città”.

“In attesa di ciò che accadrà in queste ore alla Corte dei Conti per quanto riguarda il possibile fallimento del Comune di Messina – ha concluso Rosario Ansaldo Patti – propongo di fare una riflessione anche di carattere tecnico non appena si conosceranno i risultati dell’incontro”.