Associazione Magistrati Tributari, Lucio Catania ai vertici nazionali

La sezione di Messina dell’Associazione Magistrati Tributari esprime la propria soddisfazione per l’elezione negli organismi regionali e nazionali dei propri associati: Maria Gabriella Giacoponello e Lucio Catania.

L’A.M.T., infatti, è stata chiamata lo scorso 18 dicembre al rinnovo della Giunta Esecutiva Regionale e del Comitato Direttivo Nazionale.

Lucio Catania, segretario generale di Barcellona Pozzo di Gotto e vicepresidente della Commissione Tributaria Regionale, dopo due mandati nell’organismo regionale, è stato eletto tra i quattro giudici tributari siciliani che siederanno nel massimo organismo nazionale. Gli altri eletti sono Salvino Pillitteri, vicepresidente nazionale uscente dell’associazione, Romeo Palma, giudice contabile e già dirigente generale dell'Ufficio Legislativo e Legale della Regione, e Giuseppe Tinto, avvocato.

Maria Gabriella Giacoponello, avvocato e vicepresidente di sezione alla Commissione Tributaria di Messina, è stata eletta, invece, nella Giunta Esecutiva Regionale, insieme a Maurizio Attinelli, Filippo Bucalo, Filippo D’Amato, Fabio Di Pisa, Giuseppe Guzzo, Giuseppe La Greca e Mario Muscarà.

La Giunta esecutiva dovrà adesso votare il proprio presidente, che sostituirà, dopo tanti anni, Vittorio Aliquò, presidente storico della sezione siciliana dell’A.M.T..

“Adesso occorre rivitalizzare l’associazione, sia a livello provinciale sia regionale – afferma Gabriella Giacoponello, attuale reggente della sezione messinese – E’ necessario aumentare il numero d’iscritti e di giudici coinvolti, per dare ancora più forza contrattuale ai giudici tributari, anche in vista dell’annunciata riforma del contenzioso”.

Della stessa opinione anche Lucio Catania “Più che ipotizzare riforme che finirebbero per allungare i tempi della giustizia tributaria, danneggiando i cittadini e la stessa pubblica amministrazione, occorre puntare ad una continua formazione dei magistrati tributari. A livello locale ci siamo posti quest’obiettivo, sperando di attivare forme di collaborazione con le Università siciliane”.