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Elezioni UniMe, si contano i voti di Limosani, Moschella e Spatari

MESSINA – Ha votato l’87% dei voti equivalenti, pari a 1181 voti sui 1352 complessivi. È stato ampiamente superato il quorum richiesto di 677 aventi diritto al voto equivalenti e l’elezione è stata dichiarata valida. Ora, dalle 8,30 di mattina, i fari sono puntati sullo spoglio. Chi sarà il nuovo rettore per il sessennio 2023/2029 dell’Università di Messina? Affinché uno dei tre candidati – Michele Limosani (ordinario di Politica economica), Giovanni Moschella (ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico) e Giovanna Spatari (ordinaria di Medicina del Lavoro) – venga proclamato rettore, dovrà raggiungere il quorum previsto di 677 voti.

Nel caso di mancato raggiungimento lunedì 27 novembre si terrà la seconda votazione e venerdì 1 dicembre l’eventuale votazione di ballottaggio. Ci sono 12 seggi, tutti nel plesso centrale di UniMe. Alle ore 20 (chiusura seggi) hanno votato 2373 aventi diritto, voti equivalenti 1181, così suddivisi:

957 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi;

129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39;

779 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici ,voti equivalenti 183;

508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 2.

Tempostretto seguirà l’evento, con diretta nei momenti più significativi sul sito e sulla pagina Facebook.