“Orum” si consacra lista “pigliatutto” negli organi superiori e nei Dipartimenti

Le elezioni universitarie 2012, che si sono svolte all’insegna del “bipolarismo”, valgono “Orum”. Per la lista che prende il nome dall’omonima associazione universitaria ed include l’Udc, i gruppi che fanno riferimento a Ciccio Rella ( Pdl), Fabrizio Sottile (Fli), Emilio Minniti e Danilo Merlo (Risorgimento messinese), Nicola Barbera, le associazioni “Messina Giovane” e “Università Eclettica”, la competizione elettorale appena conclusasi è stata un vero successo, forse anche dalle proporzioni inaspettate per gli stessi protagonisti. Netta, infatti, la vittoria sull’altra lista in lotta per la conquista dei seggi, la “Nettuno Universitas” che vedeva schierati i rappresentanti del Pd, l’associazione “Morgana” (che fa capo all’esponente di Fli, Alberto De Luca), “Ermes” e le due associazioni, area Pdl, “Atreju” e “Credito Accademico”.

I dati non sono ancora ufficiali, ma è già certo che la lista “Orum” ha “fagocitato” 3 seggi su 5 al Senato accademico e sta lottando, con una battaglia all’ultimo voto, per il quarto seggio: sicuramente eletti Saverio Curello, Alfredo Finanze, Domenico Perri per la lista Orum e Salvatore Condò della lista Nettuno. Il seggio in bilico se lo contendono Federico D’Amico (Orum) e Guglielmo Sidoti (Nettuno).

Per quanto riguarda il Consiglio d’amministrazione, Orum potrebbe fare addirittura bingo con due seggi su due disposizione: giochi ancora aperti per i candidati Antonio Romeo e Dario Agnello ( Orum), Riccardo D’Iglio (Nettuno, proveniente da Atreju)

Al Consiglio d’amministrazione dell’E.R.S.U, dove i seggi erano in totale tre, Orum batte Nettuno 2 a 1. L’hanno certamente spuntata Antonio Nirta, per lui quasi 3000 mila preferenze, Gabriele Arcovito, per la la Nettuno il candidato vicino a De Luca Gabriele Turiano.

Allo Csasu il risultato è ancora incerto. L’Orum conquista sicuramente un seggio su due, ma è possibile che scatti anche il secondo. La battaglia è tra Gabriele Arcovito, in lizza anche all’Ersu e, Domenico Branca e Nino Interdonato (Orum), Marco Quattrocchi e Giuseppe Grosso (Nettuno).

Il risultato ottenuto dal listone Orum negli organi superiori è ulteriormente rafforzato dai dati provenienti dai Consigli di Dipartimento – ventuno in tutto, tanti quanti saranno i Dipartimenti previsti dal nuovo Statuto d’Ateneo – dove i candidati hanno fatto incetta di voti, sbaragliando la concorrenza. Si va verso una vittoria schiacciante, ma i meri li conosceremo solo la prossima settimana.

In attesa che i dati diventino ufficiali, non se ne parla prima dell’inizio della prossima settimana, qualche curiosità. Su un elettorato composto da 33 mila studenti, si sono recati al voto 7.708 universitari. La Facoltà dei Economia e Commercio, forse perché il maggior numero di candidati proveniva da questo indirizzo di studi, risulta la prima in termini di affluenza ed è l’unica ad aver mantenuto la media del 2008. Ha retto bene anche la Facoltà di Medicina, mentre in tutte le altre facoltà si è registrato un sensibile calo. (Danila La Torre)