Assemblea cittadina in chiaro-scuro. Mantineo garantisce acqua e luce agli occupanti

La quiete dopo la tempesta, almeno per il momento. Potrebbe essere la sintesi dell’assemblea cittadina svolta nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca, a cui hanno partecipato le famiglie sfrattate, i membri del Movimento per il diritto alla casa e l’assessore ai servizi sociali, Antonino Mantineo.

L’incontro si è reso urgente dopo l’occupazione dell’ex scuola Donato di Paradiso da parte di tre famiglie sgomberate, sostenute dal Movimento. Un gesto che ha provocato degli attriti tra attivisti e Giunta. L’ex scuola di Paradiso, infatti, era stata già interessata da un progetto a carattere sociale, volto a arginare a sua volta l’emergenza abitativa, ovvero l’istituzione di un centro di accoglienza per famiglie disagiate, che avrebbero potuto soggiornare temporaneamente, in attesa di soluzioni migliori. Nei giorni scorsi il Sindaco Renato Accorinti, in un comunicato dai toni inaspettatamente duri, aveva chiesto agli occupanti di liberare lo stabile, per non impedire che i lavori del progetto potessero andare a avanti. Il Sindaco ha invitato, inoltre, a rispettare la graduatoria, esortando a desistere da simili “atti di forza”. Una risposta che prima ha lasciato esterrefatti, poi ha indignato i membri del Movimento per il diritto alla casa, che all’incontro cittadino hanno invitato anche la Giunta proprio per cercare un confronto, possibilmente chiarificatore.

Un’assemblea – quella cittadina svolta a Palazzo Zanca – che non ha visto “mettere in campo proposte particolari per risolvere l’emergenza abitativa e il disagio delle famiglie” – come commenta Gianmarco Sposito di Rifondazione Comunista, membro dell’Unione Inquilini. L’unica cosa concreta che è emersa, è la volontà dell’assessore Mantineo di garantire acqua e luce alle famiglie che in questo momento continuano ad occupare l’ex Scuola di Paradiso, mentre tra le proposte del movimento per far fronte all’emergenza abitativa sono state avanzate anche quelle della requisizione e dell’assegnazione in deroga di alloggi sfitti. Opzioni che sono presenti nel regolamento del Comune di Messina, coma ha fatto notare il consigliere di Cambiamo Messina dal Basso, Nina Lo Presti.

Rammarico, da parte del movimento alla casa, viene espresso per l’assenza del Sindaco Accorinti e dell’assessore Sergio De Cola, a sua volta coinvolto nel problema dell’emergenza abitativa grazie alla sua delega che riguarda il risanamento e la gestione degli alloggi popolari. Per questa presenza “a metà” dell’amministrazione gli attivisti si dichiarano “un po’ delusi”.

Intanto le tre famiglie continuano l’occupazione della scuola, fiduciose di avere almeno acqua corrente e luce elettrica, come promesso da Mantineo.

Eleonora Corace