Occupazioni: requisito l'hotel Paradise, scongiurato lo sgombero coatto alla Foscolo

Occupazioni: requisito l’hotel Paradise, scongiurato lo sgombero coatto alla Foscolo

Alessandra Serio

Occupazioni: requisito l’hotel Paradise, scongiurato lo sgombero coatto alla Foscolo

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giovedì 25 Febbraio 2016 - 21:06

Le famiglie han liberato i locali della ex scuola di via Palermo e del San Leone e per 15 giorni occuperanno l'albergo reso disponibile dall'amministrazione comunale. L'assessore Pino intanto lavora al dopo, e guarda al recupero delle ex caserme.

Niente sgombero al San Leone e alla ex Scuola Foscolo. Le 21 famiglie che avevano trovato riparo nelle strutture abbandonate hanno trovato una collocazione temporanea all'Hotel Paradise, e l'amministrazione comunale si è impegnata ad intraprendere un percorso innovativo per la soluzione dell'emergenza abitativa in città, un percorso progettuale che ha convinto gli inquilini. Si è chiusa così, intorno alle 20, la due settimane di trattative tra le 70 persone su cui incombeva lo sgombero disposto dalla magistratura e l'amministrazione comunale.

L'assessore Sebastiano Pino ha mostrato l'ordinanza di requisizione del Paradise e poco dopo, insieme a Clelia Marano e all'Unione Inquilini, le famiglie hanno cominciato il trasferimento verso la struttura della riviera Nord. L'ordinanza di requisizione assicura alle 8 famiglie prima alla Foscolo e alle 13 provenienti dalla San Leone una sistemazione sicura per 15 giorni.

E dopo? "Abbiamo individuato alcuni immobili non più destinati all'uso principale che possono essere riutilizzati per far fronte alle esigenze dei nuclei familiari che non possono accedere alle graduatorie popolari. Stiamo valutando quale sia la soluzione a portata di mano, anche attingendo al patrimonio del Demanio federale", spiega l'assessore Pino, che la prossima settimana sarà a Palermo, proprio all'Agenzia del Demanio, con l'obiettivo di capire qual é la strada più veloce per ottenere i locali. In anche meno di due settimane, pensa l'assessore, dovrebbero essere disponibili i primi due locali, dove andranno quelli che nel frattempo dovranno lasciare il Paradise. Si guarda in primis alla ex caserma di Bisconte, dove ci sono gli appartamenti una volta destinati alle famiglie dei militari, ma non soltanto.

L'impegno di Pino ha convinto gli inquilini, che già in mattinata avevano cominciato a lasciare la Foscolo, liberando i locali. Diversamente, sarebbe scattato lo sgombero coatto.

"Dialogando attivamente sia con la Prefettura che con gli occupanti siamo riusciti ad evitare l'esplosione di una potenziale conflittualità", spiega l'assessore, che vede il risultato di stasera come un primo passo. "C'è un progetto più ampio di riutilizzo degli immobili abbandonati per far fronte ai bisogni di chi non ha più un tetto sotto cui dormire e non puó neppure mettersi in coda per un alloggio popolare. E' quello a cui stiamo mirando, pur dibattendoci tra la scarsità delle risorse economiche e le pastoie burocratiche". E lo stallo finanziario in cui si trova il Comune. Perché ovviamente qualunque programmazione per trovare operatività abbisogna che i bilanci si "scongelino".

Intanto, un ennesimo intervento delle forze dell'Ordine è stato scongiurato. La giunta aveva chiesto il differimento di due mesi del provvedimento di sequestro della ex Foscolo, differimento che non è stato accolto. La Prefettura ha peró concesso tutto il tempo possibile per trovare una soluzione temporanea che convincesse gli inquilini ad andarsene spontaneamente. Che ne sarà della ex Foscolo? "Vogliamo tornare a svolgere le attività che abbiamo portato avanti per oltre un anno e che avevano offerto un centro di aggregazione per i giovani del quartiere", spiega Giulia Zuccotti, del comitato che ha operato l'autorecupero della scuola di via Palermo e che ha animato le attività per i bambini.

"A Palazzo Zanca ci han assicurato che una volta terminati i lavori di riqualificazione, una apposita delibera di Giunta puó destinare i locali a questo genere di attività".

Alessandra Serio

6 commenti

  1. Visto che occupare abusivamente un immobile, invece che portarti guai, ti da diritto ad una casa, vedrete che presto, molto presto, gli immobili sgomberati saranno presto occupati da altre famiglie. Poi, arriverà lo scalzo che provvederà ad alloggiare i nuovi occupanti in un altro hotel della città in attesa di dar loro un altro alloggio, e così via. Nel frattempo, i primi nelle graduatorie di assegnazione di un alloggio, rimarranno sempre in attesa di un alloggio che non avranno mai in quanto la priorità sarà sempre quella di privilegiare chi occupa abusivamente, in barba alla legge. Povera città, in mano ad un tibetano ignorante e inadeguato!

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  2. Visto che occupare abusivamente un immobile, invece che portarti guai, ti da diritto ad una casa, vedrete che presto, molto presto, gli immobili sgomberati saranno presto occupati da altre famiglie. Poi, arriverà lo scalzo che provvederà ad alloggiare i nuovi occupanti in un altro hotel della città in attesa di dar loro un altro alloggio, e così via. Nel frattempo, i primi nelle graduatorie di assegnazione di un alloggio, rimarranno sempre in attesa di un alloggio che non avranno mai in quanto la priorità sarà sempre quella di privilegiare chi occupa abusivamente, in barba alla legge. Povera città, in mano ad un tibetano ignorante e inadeguato!

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  3. Forse quelli che sono primi nelle graduatorie non sono ancora rimasti totalmente in mezzo alla strada. Di sicuro il movimento per la casa messinese avrebbe supportato la causa di chi attende da anni una casa popolare.Ma se si aspetta che i diritti arrivino dall’alto, stia pure certo, questi non arriveranno mai. Siamo nella crisi più nera mai vista. C’è la terza guerra mondiale in corso e ancora si pensa alla legalità, quando i potenti di tutte le nazioni se ne sbattono di ogni regola e impongono il loro volere su tutti noi. Se la prenda con chi ha 60 case non contro chi ha la dignità di lottare. Le famiglie non stanno togliendo niente a nessuno. Riutilizzato immobili che altri abbandonano. Si chiama funzione sociale della proprietà.

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  4. Forse quelli che sono primi nelle graduatorie non sono ancora rimasti totalmente in mezzo alla strada. Di sicuro il movimento per la casa messinese avrebbe supportato la causa di chi attende da anni una casa popolare.Ma se si aspetta che i diritti arrivino dall’alto, stia pure certo, questi non arriveranno mai. Siamo nella crisi più nera mai vista. C’è la terza guerra mondiale in corso e ancora si pensa alla legalità, quando i potenti di tutte le nazioni se ne sbattono di ogni regola e impongono il loro volere su tutti noi. Se la prenda con chi ha 60 case non contro chi ha la dignità di lottare. Le famiglie non stanno togliendo niente a nessuno. Riutilizzato immobili che altri abbandonano. Si chiama funzione sociale della proprietà.

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  5. discorso da anarchico che rifiuta le regole ma vuole farsi una legge da solo a prescindere dalla legalità.

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  6. discorso da anarchico che rifiuta le regole ma vuole farsi una legge da solo a prescindere dalla legalità.

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