Crollo dell’occupazione, l’annuale studio della Cgil sul lavoro

Lo studio della Cgil sullo stato dell’occupazione nella Provincia di Messina sarà presentato venerdì mattina, ma c’è già un’anticipazione e i dati sono sconfortanti. E’ la quarta edizione e, anche quest’anno, si analizza la condizione dell’occupazione e del territorio alla luce del perdurare della crisi economica che sta segnando il presente e il futuro di lavoratori e imprese e dell’intero tessuto sociale e produttivo. In evidenza l’inarrestabile perdita di occupati, le crescenti difficoltà dei giovani, la condizione femminile rispetto alle opportunità di accesso al mondo del lavoro e la situazione occupazionale nei servizi che segna, per la prima volta in questa crisi, un arretramento. In un anno, gli occupati in meno sono 13mila e ben 10mila si registrano nel settore dei servizi.

La Cgil, tramite il segretario generale Lillo Oceano, rilancerà un pacchetto di proposte con al centro le risorse e le vocazioni del territorio. “I numeri dello Studio confermano – fa presente Oceano – la drammaticità di una emergenza occupazionale che non accenna a fermarsi e che anzi si aggrava. Non si deve perdere altro tempo, bisogna rimettere al centro il lavoro che deve essere la priorità per tutti. Abbiamo bisogno di risposte immediate per chi non ha lavoro o lo ha perduto, per chi è senza reddito o ne ha uno che ormai non è più sufficiente a soddisfare i bisogni primari. Come c’è la necessità di una nuova idea di sviluppo per ricostruire il tessuto economico di questa provincia, puntando su potenzialità e vocazioni, sulle risorse radicate nel territorio, su innovazione tecnologica, green economy, recupero e valorizzazione dei beni culturali, riqualificazione e messa in sicurezza del territorio che sono le nuove opportunità, anche occupazionali, del futuro”.