Cartoline da Messina, una città sempre in ostaggio della sua spazzatura.FOTO

Tonnellate di spazzatura ovunque. Da giorni ormai le segnalazioni sono innumerevoli. Cittadini stanchi ed esasperati documentano la situazione insostenibile che si registra in ogni zona della città. Le foto arrivate a Tempostretto tramite le segnalazioni Whataspp raccontano di cassonetti stracolmi, di raccolta che manca da giorni, di puzza e sporcizia. Raccontano rabbia e amarezza di chi paga le tasse e vorrebbe vivere una città pulita ogni giorno, non solo quando arrivano i grandi eventi com’è accaduto per il Giro d’Italia. Perché paradossalmente proprio il super lavoro che Messinambiente ha dovuto affrontare per la grande manifestazione sportiva sta lasciando conseguenze difficili da recuperare. La società non è infatti ancora riuscita a rimettere al proprio posto tutti i 170 cassonetti che erano stati spostati per liberare le strade da cui sarebbe passato il giro, nel frattempo in molte di quelle zone si sono formate mini discariche a cielo aperto perché purtroppo ci sono troppi messinesi che buttano la spazzatura anche per strada pur di non fare qualche metro in più per cercare il cassonetto, quindi bisogna prima raccogliere e ripulire, mentre i giorni passano e la spazzatura inevitabilmente aumenta.

Una delle zone che più sta scontando questa situazione è il primo quartiere e un appello accorato arriva dal presidente Enzo Messina che ha scritto al sindaco Renato Accorinti chiedendo di aprire gli occhi e di intervenire sulla questione rifiuti. «Il sindaco non può stare alla finestra a guardare, è giunto il momento di avocare a se la delega all’Ambiente e prendere i giusti provvedimenti con i dirigenti della società che gestisce il servizio ambientale al fine di tutelare i propri concittadini e dare un degno decoro a questa martoriata città» scrive Messina, bocciando clamorosamente l’operato di Daniele Ialacqua.

Il presidente della I circoscrizione racconta che la sera precedente del passaggio del Giro d’Italia sono stati spostati i cassonetti dalle strade interessate nella Circoscrizione e che, nonostante siano trascorsi ben otto giorni, la società Messinambiente non ha più riposizionato i contenitori, facendo proliferare le discariche in particolare nella Statale 114 tra Galati e S. Margherita. «Abbiamo cercato invano di conoscere le motivazioni ed i tempi di un ritorno alla normalità ma né dai vertici aziendali né dalla parte politica si è avuta risposta e la giusta motivazione di questa ulteriore emergenza. Come se non bastasse lo svuotamento non viene effettuato anche in altre zone dove i cassonetti non sono stati rimossi per l’evento sportivo, in particolare nella zona del centro commerciale Tremestieri, Larderia e Tipoldo. L’aria è ammorbata dal fetore, si rischia una emergenza sanitaria».

Per Messina è evidente che qualcosa nei meccanismi della gestione rifiuti è andato in tilt, poiché anche in servizi come lo spazzamento stradale e servizio porta a porta si evidenziano notevoli lacune organizzative in quanto per il territorio della prima circoscrizione, in particolare nei villaggi collinari il personale impegnato è sicuramente sottodimensionato.

In effetti in questi giorni i viaggi in discarica hanno portato quasi cento tonnellate di immondizia in più rispetto alla normalità, ma la quantità che è ancora per strada indica che il lavoro da fare è ancora tanto e che Messinambiente non riesce a fronteggiare tutto anche a causa delle ataviche difficoltà in cui opera la società, ormai amplificate da una liquidazione che sembra sempre più vicina e da quella procedura di concordato fallimentare che inevitabilmente ha creato ulteriori paletti nella gestione ordinaria.

Nel frattempo continua il balletto per la nascita della nuova MessinaServizi Bene Comune. Anche oggi il Consiglio comunale è rimasto in aula diverse ore, discutendo e approvando un’altra decina di emendamenti alla delibera che prevede l’affidamento del servizio e il relativo contratto tra la nuova società e il Comune. Anche oggi presenza risicatissima in aula, anche oggi lavoratori sulla tribuna e il neo amministratore Beniamino Ginatempo a seguire con trepidazione i lavori. Ma alla fine un nuovo rinvio. Mancano ancora tre emendamenti, si tornerà a discutere lunedì. La strada della MessinaServizi non è ancora giunta al traguardo, le strade della città invece in tema di rifiuti sono ormai arrivate al limite della sopportazione.

Francesca Stornante