La città resta sommersa dai rifiuti. L’appello di Accorinti ai sindacati: “Lavoriamo insieme”

Passano i giorni e la situazione rischia solo di peggiorare ancor di più. Oggi l’assessore Daniele Ialacqua incontrerà il commissario di Messinambiente Alessio Ciacci, di ritorno dal tour in alcune città italiane per visionare le offerte per acquistare mezzi e cassonetti. Si farà il punto della situazione ma soprattutto servirà scandire un nuovo programma straordinario di interventi di pulizia perché la condizione è davvero gravissima, soprattutto nei villaggi.

Proprio alla luce di tutto ciò i consiglieri comunali Pd Claudio Cardile e Francesco Pagano hanno scritto all’Asp per chiedere di certificare lo stato di grave emergenza sanitaria e ambientale dovuta alla carenza del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, nonché ai mancati interventi di spezzamento e scerbatura in diversi villaggi della città. “Lo stato in cui opera Messinambiente è sotto gli occhi di tutti, in moltissime zone lo svuotamento dei cassonetti avviene con cadenza settimanale, l’aria diventa irrespirabile, topi e insetti proliferano”. I consiglieri spiegano anche che il riconoscimento da parte dell’autorità sanitaria consentirebbe anche ai cittadini danneggiati di poter far valere i propri diritti nel momento in cui saranno costretti a pagare la nuova tassa sui rifiuti. “La bozza di regolamento per la disciplina dell’Imposta Comunale Unica (Iuc), già approvata dalla Giunta Comunale, e attualmente al vaglio delle Commissioni consiliari competenti, prevede il pagamento dell’imposta Tari in misura massima del 20% del tributo in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento che abbiano determinato una situazione di danno o pericolo alle persone e all’ambiente riconosciuta dall’autorità sanitaria”. spiegano i consiglieri. Cardile e Pagano. E poi segnalano un esempio su tutti che testimonia di come ormai la situazione sia al collasso: “Ulteriore prova è stata data ai cittadini nella giornata di ieri all’isola ecologica di Pistunina, frutto di giorni e giorni di mancato svuotamento dei cassoni: molti di questi erano stracolmi di rifiuti, gli utenti sono stati invitati a lasciare a terra la differenziata con formazione di cumuli mastodontici, ed era praticamente impossibile raggiungere i pochi cassoni ancora semi-pieni, se non facendosi strada tra la spazzatura”.

Intanto sul fronte occupazionale si prova a dialogare e collaborare. Il sindaco Renato Accorinti ha incontrato i sindacati e lanciato un appello:"Mettiamoci insieme a lavorare". Appello che ha trovato l’appoggio dei rappresentanti dei lavoratori che avevano chiesto l’incontro dopo l'allarme lanciato dal commissario liquidatore Alessio Ciacci sul problema della sicurezza e dell'esigenza di scongiurare i paventati esuberi dell’azienda. Due le richieste avanzate dai segretari di Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti: investimenti sulla sicurezza e il mantenimento dei livelli occupazionali senza determinare un aggravio delle tassazioni per i cittadini, già piuttosto esose a fronte di servizi scadenti. I sindacati hanno inoltre avanzato richiesta per l'assunzione in Messinambiente del figlio di Antonino Tomasello, il collega deceduto sul lavoro lo scorso 3 luglio che ha lasciato la famiglia in condizioni economiche disagiate. L'Amministrazione comunale si è impegnata a convocare nel più breve tempo possibile il liquidatore Ciacci per affrontare il tema degli investimenti per la sicurezza e subito dopo sarà convocato un nuovo tavolo tecnico con i sindacati.

I sindacati hanno evidenziato come debba essere riprogettato tutto il settore dell’igiene e ambiente attraverso l’eliminazione degli sprechi e investimenti produttivi a breve e medio termine, come il potenziamento della differenziata, l’utilizzo migliore e redditizio per personale, delle strutture e dei servizi. “La raccolta dei rifiuti deve rappresentare una risorsa – hanno concluso i rappresentanti sindacali – e non un costo”. Ma la preoccupazione dei sindacati è anche e soprattutto per il prossimo futuro: il 30 settembre, infatti, è la data ultima per decidere sulla costituzione delle Aro. “Una scadenza che è alle porte – hanno ricordato – ed è necessario adottare tutte le misure necessarie per accelerare i tempi e dare garanzie occupazionali ai lavoratori”.

F.St.