Vertenza Il Detective, anche l’Orsa scrive al Prefetto

Dopo la lettera-appello inviata ieri al prefetto Alecci dalle 37 guardie giurate de Il Detective , in mobilità da nove mesi, sulla vertenza oggi interviene l’Orsa con una nota di sostegno ai lavoratori, ma anche di sintesi rispetto ad alcune fasi della vicenda. L’organizzazione sindacale nel documento ricorda d’aver denunciato durante le fasi di trasferimento d’appalto, per il servizio di vigilanza nei locali dell’Università di Messina, da “Il Detective” a “KSM”, alcune irregolarità.

“In quell’occasione all’OrSA fu impedito di partecipare alla trattativa tenutasi all’Ufficio Provinciale del Lavoro nonostante questa sigla rappresentasse la maggioranza assoluta dei lavoratori- scrive Mariano Massaro- Si tenne quindi un incontro solo con le sigle firmatarie di contratto e ne venne fuori una situazione non condivisa fra le parti che non garantiva la ricollocazione di tutti i lavoratori. Alla fine rimasero fuori dal ciclo produttivo le 37 unità che oggi si trovano alle soglie della povertà”.

Successivamente a questa fase il sindacato ha continuato a tenere contatti sia con Il Detective, che aveva preannunciato possibili nuovi appalti nei quali impiegare le guardie giurate rimaste fuori dall’accordo, che con KSM.

La società subentrante nell’appalto, la KSM,- continua l’Orsa nella lettera oggi inviata al prefetto- già in sede di Ufficio Provinciale del Lavoro aveva lasciato intuire fra le righe che qualcuno degli esclusi dall’accordo poteva sperare nella ricollocazione in KSM solo a seguito di sgravio fiscale legato alla messa in mobilità”.

A questo punto gli ex dipendenti de “IlDetective” con il passare delle settimane, persa la speranza di nuovi appalti chiesero di essere messi in mobilità per poter tentare di essere ricollocati nella subentrante KSM, così come ventilato. Non fu facile neanche ottenere la mobilità e furono necessarie manifestazioni e proteste.

Invece, oltre al danno, è arrivata la beffa, perché, dopo nove mesi di mobilità la loro situazione non è mutata, anzi è andata peggiorando perché anche gli ammortizzatori sociali stanno per finire.

“Signor Prefetto- conclude l’Orsa- quello descritto è il solito clichè che da anni siamo costretti a subire senza riuscire a dare una minima risposta ai lavoratori, scadono gli appalti e per garantire il mantenimento dei profitti alle imprese si taglia solo ed esclusivamente sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi. Quello delle ex guardie giurate è un esempio non marginale che unito ad altre micro-realtà di diversi settori che vivono la stessa “crisi”, fornisce la cartina di tornasole di una città destinata al fallimento generale”.

L’organizzazione sindacale sa bene che Alecci non può dare risposte occupazionali, ma ben conoscendo la sensibilità che il prefetto ha dimostrato nelle purtroppo numerosissime vertenze che stanno devastando il territorio, ha voluto con questa lettera unirsi all’appello dei lavoratori de Il Detective. Tra l’altro, sottolinea il sindacato, dal momento che si tratta di guardie giurate il settore è di competenza prefettizia.

Rosaria Brancato