Slg Cub Poste chiede il ripristino del servizio di consegna giornaliero

Ormai è dal febbraio 2016, quindi da più di un anno, che si protrae la consegna della posta a giorni alterni messa in atto da Poste Italiane al fine di favorirne la privatizzazione e la riduzione del 50% del personale. Ai portalettere, già gravemente sotto di organico, è stato chiesto dall'azienda di disgregare il servizio, servendo a giorni alterni due zone diverse: lunedì, mercoledì e venerdì una zona, giovedì e venerdì un'altra, alternando poi l'ordine delle zone.

Questo tuttavia non ha fatto che causare ritardi nelle consegne e la saturazione della corrispondenza in giacenza che si è accumulata sempre più nei Centri Primari di Distribuzione (CPD) di Messina, ovvero quello di Pistunina e di via Olimpia, rendendo il lavoro sempre più difficile ai portalettere, già impegnati nel servire due zone contemporaneamente, e provocando notevoli disagi all'utenza in tutta la città.

Questa modalità di consegna, che tuttavia era stata accettata inizialmente dai sindacati dei lavoratori di Poste Italiane (Cgil, Cisl, Ugl, Confsal e Cisal) attraverso un accordo sindacale definitivo, in data 26 febbraio 2016, non può più essere perseguita perché lesiva del diritto al servizio pubblico universale, e per questo il sindacato SLG-CUB Poste ne richiede l'azzeramento attraverso l'intervento delle autorità, al fine di ripristinare la modalità di consegna giornaliera e di riportare ordine e regolarità nel servizio. Non è possibile privare i cittadini del servizio pubblico della corrispondenza, soprattutto quando si aspettano bollette da pagare sottoposte a scadenza, come la TARI, o altra corrispondenza importante come raccomandate, avvisi giudiziari o posta prioritaria.