Gioveni a muso duro contro Ciacci, dalla III circoscrizione la richiesta di interventi

“Altro che rifiuti zero, qui siamo ancora di fronte a rifiuti a tonnellate. Non le manda a dire il consigliere comunale Udc Libero Gioveni che a fronte di una condizione drammatica dell’igiene cittadina giudica fallimentare questi primi 2 mesi di nuova gestione della società dei rifiuti.

“Due mesi non sono molti, ma non sono neanche pochi – commenta Gioveni – per valutare l'operato di un presunto manager "fuoriclasse" che sembrava dovesse fare una rivoluzione, ma che invece, dopo il "danno" per i cittadini di essere stati "strozzati" quest'anno dal salasso della Tares, si aggiunge anche la "beffa" di vedere ininterrottamente la propria città sommersa ancora da quintali di rifiuti. Il consigliere non ha digerito alcune delle strategie che la nuova governance di Messinambiente ha deciso di mettere in atto, come l’investimento in “formazione” di parte dei 150 mila euro già risparmiati in questi mesi grazie ai tagli sugli straordinari e i festivi. “Formare chi? Come? Cosa? E quali autorevoli docenti dovrebbero pagare i contribuenti messinesi? Oppure, per quanto tempo ancora gli stessi contribuenti dovranno pagare i viaggi di andata e ritorno dalla Toscana dello stesso Ciacci e del suo fido Rossi mentre la città continua ad "affondare" nell'immondizia?” chiede Gioveni. L’esponente Udc incalza i nuovi dirigenti e invita a pensare prima ad affrontare l'emergenza e poi a fare scuola di formazione, oppure a tagliare i "superminimi" o "premi ad personam" ai dirigenti e poi ad inculcare al personale nuove strategie.

Un altro affondo arriva dal consigliere della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto che in questa fase così difficile per il settore rifiuti sottolinea che “i villaggi sono le maggiori vittime di questo vero e proprio inferno ambientale. Odori nauseabondi stanno contaminando l’aria, per non parlare dei tanti incendi di rifiuti che scatenano nell’aria vere e proprie nubi tossiche assolutamente nocive per i cittadini, come accaduto oggi a Camaro San Paolo.

“Non intendo puntare il dito contro nessuno, ma allo stesso tempo chi occupa dei posti cruciali per il destino della città deve fare un profondo mea culpa. Se non si hanno i mezzi per fronteggiare questa crisi profonda dei rifiuti in città, che si invochi l’intervento del Governo centrale o magari dell’Esercito. Non è una provocazione, già perché altrimenti le tante parole spese in questi mesi dalla nuova Amministrazione dovrebbero suonare come presa per i fondelli e non si vuole pensare a questo. Insomma, le Istituzioni devono fare le Istituzioni e continuando di questo passo una denuncia alla Procura della Repubblica, per individuare eventuali responsabilità, ed una class action per chiedere un risarcimento da danno alla salute non è assolutamente esclusa”. Cacciotto chiede un intervento immediato nei villaggi da Camaro a Bisconte fino a Villaggio Santo e continuando per tutte le periferie cittadine. E chiede anche di valutare l’ipotesi di chiedere un aiuto per fronteggiare questa emergenza.