Ripulire la città entro fine mese, se Direttore e Cda falliscono vanno a casa

Il 30 novembre la città dovrà essere totalmente fuori dall’emergenza rifiuti. Entro la fine del mese le montagne di spazzatura che si sono accumulate in questi giorni di crisi dovranno sparire e i servizi di raccolta dovranno tornare alla normalità. Se MessinaServizi falliràquesto obiettivo cadranno le teste del Direttore generale Aldo Iacomelli e dell’intero Cda nominato dal sindaco Cateno De Luca e composto dal presidente Pippo Lombardo e da Maria Grazia Interdonato e Lorenzo Grasso.

E’ l’ultimatum che di fatto ha chiuso la due giorni di confronti dedicata alla grave crisi in cui è precipitata la città da almeno due settimane. I cittadini sono ormai esasperati, ci sono zone in cui l’immondizia ha coperto totalmente i cassonetti e le condizioni igienico-sanitarie sono ai limiti della decenza. Il sindaco De Luca ha voluto vederci chiaro e dopo la riunione fiume di venerdì, ieri ha convocato l’assemblea dei soci di MessinaServizi e ha riunito di nuovo al tavolo i vertici della società, l’assessore Dafne Musolino, il nuovo liquidatore di Messinambiente.

Il sindaco, in qualità di Socio Unico di MessinaServizi, ha voluto ripercorrere quanto è emerso nella riunione di venerdì che era servita per ascoltaere le relazioni che De Luca aveva chiesto al direttore generale, al presidente del Cda e all’assessore. Un confronto da cui a quanto pare non è emerso un solo colpevole ma una responsabilità concorrente degli organi societari, Cda e direttore generale, che non avrebbero preso gli opportuni provvedimenti in tempo per sopperire alle attività di manutenzione dei mezzi che fino ad agosto erano effettuati da Messinambiente. A questo proposito il sindaco scrive anche che «si dovrà verificare se tale situazione è stata causata anche con il concorso di altre figureche hanno contribuito a causare lo stato di criticità del settore dei rifiuti». Non si fanno nomi, ma il riferimento sembra essere a Giovanni Calabrò, ex liquidatore di Messinambiente che si è dimesso ormai quasi un mese fa. Il sindaco ha chiaramente detto che non rinuncerà a fare accertare le responsabilità di cui l’organo gestorio si è reso responsabile, ma prima bisogna uscirà dall’emergenza. Subito dopo si passerà a individuare le precise colpe, rinviando a quando la crisi sarà risolta ogni azione in merito.

Dopo le dichiarazioni iniziali, Cda e direttore generale hanno messo sul tavolo le proposte per uscire dall’attuale stato di crisi. Il direttore Iacomelli ha informato l’assemblea di essersi già attivato per reperire i mezzi che verranno noleggiati per affrontare lo stato di crisi e che consentiranno di garantire una capacità di raccolta aggiuntiva di ulteriori 200 tonnellate al giorno. Inoltre, al massimo entro una settimana, verrà affidato il servizio di manutenzione dei mezzi, rendendo così autonoma la MessinaServizi ed assicurando che con le misure che ha predisposto la crisi dei rifiuti sarà definitivamente risolta entro il corrente mese di novembre.

Preso atto della proposta del Direttore generale, il sindaco De Luca ha deciso di fidarsi della bontà dell’operato del numero uno di MessinaServizi, nonostante la guerra intestina che si è consumata in queste settimane a suon di attacchi più o meno velati da parte del presidente Lombardo. Ma, di fronte a quanto è emerso e che lo stesso Direttore ha dichiarato al tavolo, De Luca ha chiesto chiaramente a Iacomelli di indicare i nomi di coloro che ritiene responsabili dei disservizi che hanno causato la paralisi aziendale e determinato l’attuale stato di crisi e di volere anche chiarire se intende richiedere al Socio Unico di modificare l’attuale funzionigramma societario azzerando le posizioni direttive di quanti ritiene abbiano causato l’attuale crisi. Insomma, a finire sul banco dei responsabili rischiano di essere in tanti e adesso l’attuale status di MessinaServizi sarà rivisto. Lo ha chiesto al Cda proprio il sindaco, dopo i chiarimenti avuti dal direttore generale: annullare l’attuale funzionigramma e adottare, di concerto con Iacomelli, i provvedimenti disciplinari come già sollecitati ed eventualmente a presentare una denuncia dettagliata all’Autorità Giudiziaria, da trasmettere al Socio Unico solo a titolo informativo.
Iacomelli ha poi accolto l’invito del sindaco ad assumere i pieni poteri di gestione dell’azienda e si è riservato di ricostruire con separata nota i fatti, in merito ai quali aveva già assunto provvedimenti di denuncia al Cda, che hanno dato luogo e causa alla odierna crisi.

Alla fine il direttore generale ha garantito che entro il 30 novembre la città sarà ripulita. Se così non sarà e se i termini non saranno rispettati «si avvierà il procedimento per la rimozione del Direttore generale e del Cda».

F.St.