Roccalumera. Il gruppo di minoranza: “Scongiurare il pericolo igienico-sanitario”

Il problema rifiuti nella provincia jonica non è del tutto stato risolto. A Roccalumera, uno dei paesi morosi nei confronti dell’Ato Me 4 e per il quale nei giorni scorsi è stato sospeso il servizio, il gruppo di minoranza ha presentato un’interrogazione consiliare all’amministrazione per conoscere quali misure intenda adottare per mettere un punto definitivo alla questione. L’ente jonico aveva fatto sapere nei giorni scorsi che il paese era stato ripulito dopo aver emesso un mandato di pagamento per saldare una fattura da 35 mila euro nei confronti della società di raccolta. Ma il gruppo di opposizione smentisce. “Solo una parte del territorio è stata ripulita – fanno sapere i consiglieri di minoranza – mentre rimangono tante zone ancora sporche, comprese le frazioni di Sciglio e di Allume”. Il gruppo “Per Roccalumera” segnala anche l’area a monte del ponte della ferrovia, nel tratto di strada che porta al depuratore. Quella zona da oltre mese è stata destinata a discarica abusiva: “L’avere apposto transenne, divieti e cartelli vari non ha risolto il problema che, ogni giorno di più, va aumentando”.

La minoranza di Roccalumera paventa un vero e proprio rischio igienico-sanitario e interroga l’amministrazione per sapere “se ha adottato, o intende adottare nell’immediato, ogni opportuno provvedimento volto all’eliminazione dell’insorgere di un problema di natura igienico sanitario, avvalendosi, se necessario, dei poteri che la legge conferisce al sindaco come massima autorità per problematiche igienico sanitarie e di protezione civile” e se “alla luce della norme oggi in vigore che prevedono la liquidazione degli Ato rifiuti e consentono che il servizio di che trattasi ritorni nuovamente in capo ai Comuni, quali provvedimenti l’Amministrazione intende adottare al fine di rendere alla cittadinanza un servizio decoroso senza aumento delle tasse”.

(G.B.)