Sarà una domenica “nera”, da lunedì lento ritorno alla normalità

I primi segni di un’emergenza annunciata si cominciano a vedere. La spazzatura inizia ad accumularsi per strada, domenica sarà una giornata da bollino nero, come si usa dire quando si parla di traffico. Nonostante gli sforzi, la soluzione tampone individuata dall’Ato3, la raccolta a singhiozzo che in qualche modo i mezzi di Messinambiente sono riusciti a garantire, domani l’emergenza rifiuti toccherà il punto massimo. Sarà una domenica difficile, complice anche la chiusura totale della discarica di Mazzarrà per manutenzione. Già oggi sulle strade si possono contare circa 500-600 tonnellate di spazzatura, domani se ne aggiungeranno almeno 300 in più. Dopo i giorni di stop totale per l’assenza di carburante, da ieri sera i mezzi che sono riusciti a rifornirsi presso un distributore cittadino, grazie alla disponibilità individuata dal commissario Ato 3 Trimboli, hanno raccolto quanto più possibile. Ma da giorni i mezzi che viaggiano verso Mazzarrà sono solo tre, oggi sono riusciti a trasportare circa 200 tonnellate di rifiuti, non potendo scaricare con regolarità i mezzi restano pieni e la raccolta automaticamente va in tilt. Lunedì però, annuncia il commissario Di Maria, dovrebbe iniziare un lento ritorno alla normalità. Ancora una volta, grazie alle rassicurazioni e agli impegni del commissario della partecipata, la Seap, che gestisce il trasporto in discarica, riprenderà il servizio già da domani notte. Ci vorrà almeno una settimana per rientrare a pieno regime, per qualche giorno ancora i rifiuti resteranno accumulati per strada. Nel frattempo si dovrà trovare una soluzione definitiva. Ma soprattutto dovranno arrivare nuovi finanziamenti per non doversi ritrovare tra pochi giorni di nuovo al punto di partenza. I fornitori continuano ad attendere il saldo dei crediti vantati e vista la costante crisi di Messinambiente sono diverse le imprese che potrebbero anche rischiare il fallimento a causa dei debiti. Nelle scorse settimane il commissario Di Maria era riuscito a “girare” alla Sacne Petroli (rifornitore di carburante) 75mila euro a fronte dei 300mila di debito e 50mila alla Seap a fronte di un debito di 400mila euro. A distanza di poco però il problema si è ripresentato. Segno che serve un intervento mirato e risolutivo.
(Francesca Stornante)