Sbarcati più di 800 migranti: negli ultimi 5 mesi Messina ne ha accolti 8mila

Il caldo afoso di un pomeriggio di settembre, i tendoni allestiti sul Molo Marconi, i medici dell’Asp pronti ad effettuare tutti i controlli sanitari, il personale della Croce Rossa nella consueta uniforme rossa, l’Usmaf, le associazioni umanitarie in prima fila per rendere l’accoglienza il più “umana” possibile, le Forze dell’Ordine schierate per mantenere l’ordine e garantire la sicurezza, l’Autorità Portuale a fornire l’assistenza logistica. In lontananza, la maestosa nave da crociera piena zeppa di turisti curiosi che lascia il porto mentre sulla banchina del Marconi un fiume di gente scende dal pattugliatore CP 940 Dattilo della Guardia Costiera, visibilmente stanca e provata da un viaggio che, solo per un fortuito caso, questa volta non si è trasformato in tragedia.

E’ sempre lo stesso, ormai da mesi, lo scenario che fa da cornice agli incessanti sbarchi di migranti in città. Questo pomeriggio sono stati in 838, tra eritrei e siriani, a mettere piede al Porto di Messina, accolti dall’ormai più che rodata macchina coordinata dalla Prefettura. Uomini, donne, 27 bambini con le famiglie ma anche minori non accompagnati, salvati nel bel mezzo del Canale di Sicilia mentre, su barconi malandanti, tentavano il viaggio della speranza dalle coste libiche a quelle siciliane. La questione che infiamma, proprio in questi giorni, è quella dei Misna, i minori stranieri non accompagnati. Più volte, non ultimo ieri, il Prefetto di Messina Stefano Trotta aveva “bacchettato” il Sindaco Renato Accorinti e l’amministrazione comunale perché si attivasse urgentemente per la sistemazione dei ragazzi ospitati al Centro Amhed, ormai al collasso. Questo pomeriggio, per ovviare al problema in maniera del tutto provvisoria, il Comune ha disposto l’allestimento di alcune brandine all’interno della palestra comunale di Gravitelli. Tutti gli altri migranti, invece, come di consueto, troveranno sistemazione nei centri di accoglienza in città e fuori città.

Si tratta del ventunesimo sbarco dall’inizio dell’anno ed è chiaro che le cifre continueranno ad aumentare, giorno dopo giorno. Da aprile ad oggi, sono stati 8mila i migranti che hanno messo piede in città, la maggior parte di loro è transitata dai centri di prima accoglienza della Tendopoli dell’Annunziata e dell’ex Caserma di Bisconte, qualcuno è poi rimasto, qualcuno ha proseguito verso il Nord, altri ancora sono riusciti a raggiungere i parenti nell’Europa settentrionale. Moltissimi bloccati alle frontiere, alle stazioni, “contenuti” ai confini in attesa che ai tavoli di Bruxelles venga presa una decisione chiara.E mentre il dibattito continua ad infiammarsi in un vortice di parole ormai divenute fini a se stesse, sulle coste siciliane continuano ad arrivare fiumi di uomini. I più fortunati camminano ancora sulle loro gambe, gli altri sono solo corpi trascinati dalla corrente, adagiati su un cimitero di sabbia, a testa in giù, occhi vitrei. Qualcuno ha solo 3 anni, una maglia rossa, pantaloncini blu ed un sorriso ormai spento per sempre. (Veronica Crocitti)