Forza D’Agrò rischia l’isolamento. Francilia: “La Protezione Civile non stia a guardare”

Permane in stato di assoluta emergenza la strada provinciale 16 che da Sant’Alessio Siculo conduce al centro collinare di Forza D’Agrò, la quale presenta evidenti segni di scivolamento a valle del manto stradale e del sovrastante costone roccioso all’altezza del km 2, oltre a numerosissime micro frane prospicienti i lati della carreggiata. Tali dati sono emersi chiaramente dal sopralluogo dal consigliere Francilia alla presenza del dirigente dell’Ufficio Tecnico Provinciale, Pippo Celi, del sindaco di Forza D’Agrò Fabio Di Cara, del presidente del Consiglio Comunale Melina Gentile e di altri amministratori locali.

Francilia ha sollecitato il Presidente della Provincia Giovanni Ricevuto affinché si faccia carico della questione attivandosi immediatamente nei confronti della Protezione Civile Regionale. “La SP 16 è l’unica via di accesso e di fuga del Comune di Forza D’Agrò – ha dichiarato – ed è per questo motivo che il persistere della gravissima situazione in cui versa la sede stradale mette a rischio isolamento l’intero comune, l’incolumità dei cittadini e la sopravvivenza delle attività economiche. Voglio ricordare che Forza D’Agrò è uno tra i centri turistici di eccellenza della nostra provincia e vanta numerosissimi visitatori che giornalmente raggiungono il centro collinare per visitarlo e per frequentarne gli ottimi ristoranti. Il possibile rischio isolamento provocherebbe la paralisi di ogni attività economica con gravi ricadute non solo per la popolazione locale, ma anche per tutti i titolari ed i dipendenti di tali attività. È necessario l’intervento immediato della Protezione Civile Regionale con il pieno sostegno della Provincia Regionale di Messina. La Protezione Civile non può sempre intervenire nel momento in cui l’emergenza si è manifestata: nei casi in cui la criticità è conclamata dall’evidenza dei fatti, come in questo, deve essere sua assoluta preoccupazione provvedere alla sicurezza dei cittadini e delle comunità a rischio”.