Frana sulla strada statale SS120: isolate Cesaro’ e San Teodoro. Chiesto intervento dell’Anas

La frana che insiste sulla strada statale 120 al Km 160 + 800, ha provocato la chiusura totale della strada che porta da Cesarò a San Teodoro, causando di fatto il totale isolamento dei due centri nebroidei. Il consigliere provinciale dell’Udc per il Terzo Polo, Matteo Francilia, ha inviato una nota al presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, per chiedere di fare pressione sugli organi direttivi dell’Anas affinché intervengano con somma urgenza in modo da consentire nel più breve tempo possibile la riapertura della circolazione sulla strada chiusa dal 24 febbraio. A tutt’ oggi, l’arteria rimane totalmente preclusa al traffico veicolare creando enormi difficoltà alla popolazione residente.

Sono infatti circa 120 gli studenti che non possono raggiungere le scuole superiori ubicate a Bronte e Randazzo, moltissimi i cittadini che non possono recarsi all’ospedale più vicino (sempre a Bronte) ed altrettanti i lavoratori che non possono recarsi sul posto di lavoro se non con un enorme dispendio di tempo e di denaro, allungando il percorso di ben 2 ore. La frana ha causato tra l’altro l’interruzione della connessione a banda larga privando di operatività gli sportelli bancari, postali e le ricevitorie del paese. Le criticità relative alla viabilità, inoltre, non si limitano alla frana in questione, ma dal bivio con la SS 289 al bivio con la SP 165, in un tratto di circa 10 km, è possibile rinvenire smottamenti di media e grande entità.

«E’ assurdo ed inconcepibile – dichiara Francilia – che, nonostante l’importanza strategica che l’arteria riveste nell’ hinterland nebroideo, non siano ancora iniziati i lavori di messa in sicurezza sulla S.S. 120, provocando la paralisi economica e sociale di un intero territorio. L’Anas non può limitarsi soltanto alla chiusura della viabilità ma deve immediatamente intervenire. Tutto questo – incalza il Consigliere dell’Udc per il Terzo Polo – sta provocando enormi disagi alla popolazione. I cittadini, gli studenti, i lavoratori ed i titolari di attività economiche sono costretti ad infiniti giri, mettendo a rischio la propria incolumità. Siamo pronti a mobilitarci programmando una forte azione di protesta in sinergia con le forze economiche, sociali e politiche del territorio».