Ferlisi: “Altro che mancati controlli. Pass rilasciati per assenza di navi”

Un breve accenno, ieri, durante la presentazione da parte dell’amministrazione comunale del rendiconto degli introiti ecopass. Il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, traeva spunto dall’intervista a noi rilasciata da parte del presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, che aveva etichettato quello della rada San Francesco come un “falso problema, se si fa rispettare l’ordinanza esistente” (vedi correlato).

Secondo Ferlisi, invece, il problema è tutt’altro che falso, anzi è realissimo, poiché l’ordinanza esistente non è sufficiente, a quanto pare, ad arginare la questione. “Ci sono difficoltà – afferma il comandante dei Vigili Urbani – perché le società di traghettamento non collaborano. I mezzi pesanti vengono dirottati da Tremestieri a San Francesco per assenza di navi e, a volte, anche per il rifiuto da parte dei comandanti di utilizzare l’unica invasatura di Tremestieri. Mi sembra che questo sia un alibi per mantenere in maniera massiccia una grandissima percentuale di mezzi pesanti a San Francesco. A giustificazione di questo atteggiamento, vengono riportate fantomatiche cause di forza maggiore non previste dalle ordinanze in vigore. E ricordo che, tramite i pass, i tir non pagano 30 euro di ecopass, come previsto per la rada San Francesco, ma solo 3 euro, tariffa prevista per Tremestieri. Questo è un danno per le casse comunali e per i cittadini”.

Il comandante Ferlisi spiega che, secondo l’ordinanza, è possibile rilasciare i pass “quando c’è stazionamento nella chiocciola tra i 60 e i 90 minuti, per evitare l’inquinamento acustico e ambientale, anche a tutela dei residenti delle palazzine limitrofe; oppure per problematiche in sede autostradale; o ancora, e su questo si è giocato molto, per la totale o parziale inagibilità del porto di Tremestieri. Più volte – prosegue -, anche in Comitato Portuale, ed è documentato dai verbali in rete, ho contestato alle compagnie di navigazione la mancanza di collaborazione. Siamo stati criticati per i pochi controlli, ma il problema è l’assenza di navi in determinate fasce orarie”.

Il report fornito da Ferlisi è eloquente. Negli ultimi quattro giorni, dal 29 agosto al 2 settembre, domenica esclusa, sono stati rilasciati ben 195 pass, tutti con la stessa motivazione: la mancanza di navi. Se anticipiamo il report a partire dal 13 agosto, i pass salgono a quota 500, tutti per mancanza di navi. Se poi consideriamo anche altre motivazioni, come le rare volte in cui la chiocciola si riempie, arriviamo a quasi 1000 pass nell’arco di una quindicina di giorni.

29 AGOSTO

ORE 12.15: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 20 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 15 pass BluviaRfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

30 AGOSTO

ORE 00.05: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 10 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass BluviaRfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

30 AGOSTO

ORE 11.50: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 20 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass BluviaRfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

31 AGOSTO

ORE 17: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 20 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass BluviaRfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

2 SETTEMBRE:

ORE 00.10: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 20 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass Bluvia – Rfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

2 SETTEMBRE

ORE 8.05: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 10 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass Bluvia – Rfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

2 SETTEMBRE

ORE 12.05: Il caposcalo dell’imbarco di Tremestieri rilascia 20 pass Caronte e Tourist per svincolo Boccetta e 10 pass Bluvia – Rfi per svincolo Centro. Motivazione: assenza navi.

“E in tutti i permessi – spiega il comandante Ferlisi – vi è la premessa che dovrebbe far rientrare il tutto nell’ambito della legalità: «in ossequio all’ordinanza esistente». Ma tra le cause di forza maggiore, nell’ordinanza, non rientra l’assenza di navi. Si capisce bene, dunque, che i controlli non c’entrano nulla anche perché la sanzionabilità è in dubbio. Più volte ho redatto relazioni ufficiali per segnalare il problema, sia alle istituzioni sia alle compagnie di navigazione, ma non c’è mai stato alcun seguito. Adesso, però, sono fiducioso. Si tratta di rivedere il sistema a monte, con una nuova ordinanza che esplichi chiaramente quali siano le cause di forza maggiore per consentire di usare la rada San Francesco”.

E’ qui che entra in gioco il piano anti tir che l’amministrazione comunale presenterà dopo il confronto con gli altri attori istituzionali. “Deve finire questo sistema di rilascio dei pass e deve essere immediatamente interdetto il traffico pesante alla rada San Francesco – prosegue Ferlisi -. Solo così verrà tutelata la vita dei messinesi sulle strade. Potranno essere concesse delle deroghe ancora per poco, fin quando non verranno completati i lavori alla seconda invasatura, ma dovrà essere l’eccezione. E di questo dovranno occuparsene le autorità preposte, non le compagnie di navigazione. In caso di difficoltà a Tremestieri, per cattive condizioni meteo o per elevato traffico, la Capitaneria di Porto o la Polizia Municipale si rivolgeranno al sindaco per consentire deroghe orarie, senza il rilascio di alcun pass, fino alla cessazione dell’esigenza. La normalità deve essere l’interdizione totale. I pass si prestano al gioco dei camionisti. Più volte abbiamo verbalizzato conducenti che utilizzavano il pass del giorno prima, di una settimana prima o, addirittura, anche di un mese prima. Mentre le società di navigazione hanno l’obbligo di ritirare i pass al momento dell’imbarco o dello sbarco”.

Nel corso degli ultimi incontri in Prefettura, tutte le parti interessate, il sindaco Accorinti, il comandante della Polizia Stradale Iannello, il comandante Andronaco in rappresentanza della Capitaneria di Porto, la vicecapo di Gabinetto in Prefettura Minutoli, hanno concordato la necessità di operare un cambiamento del sistema per evitare il “dirottamento” dei tir mentre la chiocciola resta vuota.

Quando termineranno i lavori alla seconda invasatura, presumibilmente a fine anno, il porto di Tremestieri potrà smaltire una percentuale di traffico pesante compresa tra il 70 e l’80 %. Con i dovuti accorgimenti, sistema deroghe a parte, si potrebbe giungere anche al 100 %. Nonostante se ne parli da anni, il problema dei tir a Messina, nel 2013, è ancora più attuale che mai.

(Marco Ipsale)