I 20 ex vigili chiedono la proroga del contratto. “La città ha bisogno di noi”

L’emergenza traffico per la città di Messina, riconosciuta dal presidente del consiglio dei ministri nel 2006, non è ancora finita. Per questo i venti vigili urbani assunti a tempo determinato per far fronte allo stato d’eccezione sancito dalla delibera ministeriale, chiedono la proroga dei contratti individuali di lavoro. Si sono rivolti al consiglieri comunale Antonino Carreri per inviare una richiesta formale al Sindaco e alla Giunta, quali componenti dell’organo di indirizzo e di controllo, passando per l’intero Consiglio Comunale e il segretario generale Santi Alligo.

I venti vigili urbani motivano la loro richiesta con una dettagliata cronistoria degli eventi che hanno portato al concorso e alla successiva assunzione di personale a tempo determinato all’interno del corpo di Polizia Municipale.

Era l’8 settembre 2006, quando, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, era stato dichiarato,lo stato di emergenza ambientale determinatosi nel settore del traffico e della mobilità della città di Messina. La cui fine era stata ipotizzata intorno al 31 dicembre 2008. “La situazione emergenziale in atto nella città di Messina – spiegava l’ordinanza – relativa al traffico e alla mobilità, presenta peculiarità tali da condizionare negativamente la qualità della vita, le relazioni sociali ed economiche dei cittadini. Oltre a rappresentare una perenne condizione di pericolo per persone e cose. Inoltre, alcuni quartieri popolari ad alta densità abitativa insistono in aree strategiche per la mobilità urbana, con conseguenti possibili ripercussioni sull’efficacia di soccorsi in caso d’emergenza”.

Per questo si riteneva necessario “predisporre e realizzare un programma di interventi volti a fronteggiare l’emergenza e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita” .

Per far fronte all’emergenza ambientale, dunque, determinatasi nel settore del traffico e della mobilità, il Consiglio dei Ministri, aveva disposto, solo un anno dopo, la nomina del Prefetto di Messina quale Commissario Delegato per l’attuazione degli interventi volti a fronteggiare la situazione .

In quell’ordinanza veniva fatto un lungo elenco di azioni che il commissario delegato doveva mettere in campo tra le quali: “il potenziamento dell’efficacia operativa del corpo di polizia municipale, attivando contratti di lavoro subordinato a tempo determinato nel limite massimo di duecento unità”. Solo due anni dopo, 2008, il Prefetto indiceva una selezione pubblica per l’assunzione, con contratto a tempo determinato della durata di un anno, di venti agenti di Polizia Municipale presso il Comune di Messina.

Le prove selettive del concorso avvennero nel 2009 e cinque anni dopo – 28 maggio 2012 – venivano stipulati i venti contratti individuali, con scadenza del 31 maggio 2013, che doveva, però, essere considerata puramente indicativa. “Il potenziamento dell’efficacia operativa del corpo di Polizia Municipale, attivando contratti di lavoro subordinato, dovevano considerarsi in scadenza solo al momento in cui sarebbe venuto a cessare lo stato di emergenza”.Il 13 giugno 2013 al fine di: “analizzare la globalità degli interventi originariamente individuati come strumentali al superamento della situazione emergenziale, è stato nominato il segretario generale del Comune, Santi Alligo, quale soggetto responsabile delle iniziative finalizzate al subentro del Comune nel coordinamento degli interventi”. Il Dottore Alligo avrebbe dovuto porre in essere, dunque, le azioni necessarie per traghettare da uno stato d’emergenza a un regime ordinario la situazione della mobilità a Messina. Considerato, però, che non si è ancora verificato il superamento della situazione di criticità ambientale nel settore del traffico e della mobilità nella nostra città, per la quale si era resa necessaria l’integrazione del Corpo dei Vigili Urbani con altre venti unità, gli agenti appositamente assunti chiedono la proroga del loro contratto. Almeno fino a quando non verrà ristabilito un “regime ordinario” sul piano della sicurezza e mobilità urbana. (Eleonora Corace)