La Sicilia diventa “solare” e le scuole messinesi si adeguano

Il decreto che approva la graduatoria è del 22 ottobre scorso, ma il bando resta aperto a chi volesse partecipare fino a tutto il 2013. A Messina sono state otto scuole ad aggiudicarsi i fondi previsti dal Piano operativo dell' Unione europea Fesr 2007/2013 istituito per incentivare l'uso delle energie "verdi" (cioè a basso impatto ambientale) e in particolare l'installazione di pannelli fotovoltaici negli enti locali.

Un progetto che già nel nome ha la sua missione: Fesr sta infatti per Fondo europeo di sviluppo regionale ed è uno degli strumenti che l'Unione europea mette a disposizione delle Regioni economicamente svantaggiate per mettersi allo stesso livello della media europea. Si legge sul sito del progetto che l'obiettivo è “innalzare e stabilizzare il tasso di crescita medio dell’economia regionale, attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività di contesto e della competitività di sistema delle attività produttive, in un quadro di sostenibilità ambientale e territoriale e di coesione sociale”.

In Sicilia Fesr porterà un fiume di denaro: oltre 42 milioni e mezzo di euro che si riverseranno nelle casse dei soggetti pubblici della nostra regione per dotarli di impianti fotovoltaici. La città di Messina non fa la parte del leone in questo bando, ma si è comunque aggiudicata dei finanziamenti: poco più di 3 milioni di euro. Con questi soldi diventeranno "scuole fotovoltaiche" la Beata Eustochia, la Salvo D'Acquisto, la Francesco Petrarca, la Giacomo Leopardi, la Vann'Antò, la Luigi Pirandello, la Cesare Battisti e l'Annibale Maria di Francia. (Ilaria Raffaele)