Porto di Tremestieri, il Comune “a caccia” dei responsabili. Una perizia per valutare i rimedi

21 giorni di apertura negli ultimi 108. Vuol dire che per 87 giorni su tre mesi e mezzo, Messina ha dovuto subire il passaggio dei tir in centro città. Ed il divario è destinato ad aumentare. Il porto di Tremestieri aveva riaperto lo scorso 28 gennaio dopo essere rimasto chiuso fin dal 5 novembre. Tutto è durato fino a pochi giorni fa, quando un’altra sciroccata ha provocato l’ennesimo insabbiamento, prima parziale poi totale, e la conseguente nuova chiusura. La prova definitiva che così non è più possibile andare avanti.

“L’ennesima chiusura non può essere considerata un evento inevitabile, ma stavolta deve essere l'occasione per capire se errori progettuali, e successivamente di gestione, non abbiano contribuito ad aumentare le difficoltà che oggi appaiono insormontabili". E' quanto precisano, in una nota congiunta, il sindaco, Renato Accorinti, e l'assessore alle Risorse del Mare, Sebastiano Pino, in merito all'ennesima emergenza che la città si ritrova ad affrontare.

Che il porto di Tremestieri sia stato progetto male e realizzato peggio sta nelle dichiarazioni di tanti, a partire dalla stessa Autorità Portuale fino al Comitato La Nostra Città, che sulla vicenda si è rivolto anche alla Procura della Repubblica.

Accorinti e Pino ribadiscono la priorità di liberare la città dai tir, ma “non possiamo – affermano – rincorrere continuamente le emergenze, diciamo basta all'improvvisazione. I messinesi sono parte lesa e ci siamo davvero stancati di assistere a continue inagibilità del porto nato per liberare la città dai tir”.

Due le soluzioni proposte: la prima, quella di “affidare subito ad una Autorità scientifica indipendente una perizia sulle dinamiche dell'insabbiamento continuo e sui possibili rimedi che in tempi brevi possano garantire l'operatività dei due scivoli”; la seconda, “pianificare una manutenzione ordinaria dei fondali, senza aspettare le mareggiate, purtroppo ricorrenti, e senza dovere attendere i tempi lunghi delle autorizzazioni”.

Nonostante tutto, però, l’amministrazione comunale ritiene ancora che il porto di Tremestieri continui a rappresentare il futuro e che l’ampliamento previsto servirà a risolvere il problema. Anche su questo fronte, però, tutto è fermo in attesa dell’accertamento dei finanziamenti. Per questo, il sindaco Accorinti ha richiesto all'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, un tavolo urgente con tutte le parti interessate, compresa Italia Sicura, per accelerare al massimo le procedure per l'avvio dei lavori del nuovo porto, per il quale ritiene indispensabile il conferimento da parte del governo dei poteri speciali.

(Marco Ipsale)